Forex: il rally dell’Euro ha ancora forza? O soffiano venti contrari?

Federica Agostini

6 Febbraio 2013 - 09:53

Forex: il rally dell’Euro ha ancora forza? O soffiano venti contrari?

Negli ultimi periodi, il mercato Forex è stato particolarmente attento al rally che ha interessato il corso dell’Euro, tuttavia i recenti movimenti portano qualcuno a supporre che la corsa possa essere giunta al capolinea, ma non è tutto. Se l’economia è in recessione, ma la moneta viaggia al rialzo, com’è possibile prevedere la ripresa?

Dalla CNBC: La forza dell’Euro può esaurirsi nel 2013?

Rally dell’Euro: serve un intervento

Il recente rafforzamento che ha interessato la moneta unica Europea è fonte di maggiore preoccupazione per l’effetto che potrebbe avere sulle aree più problematiche della zona Euro, al punto che il Presidente Francese, François Hollande spinge pubblicamente affinché si intervenga con riforme del sistema monetario internazionale.

Da quando il presidente della BCE, Mario Draghi, ha promesso di fare il "necessario" anche il sentiment degli investitori ha preso a migliorare. L’Euro ha chiuso il 2012 in rialzo del 2% circa ed è stata una delle valute più performanti dell’anno. Rispetto ad un anno fa, l’Euro ha guadagnato il 3% contro il Dollaro, il 12% contro lo Yen, il 3.3% contro il Dollaro Australiano e il 6.8% contro la Sterlina.

Tuttavia, i partecipanti del mercato si chiedono oggi se la valuta troppo forte possa far deragliare la ripresa economica europea, affondando la richiesta di esportazioni.

L’indice PMI ad opera dell’istituto Markit e relativo al mese di gennaio ha registrato un aumento al 48.6, un massimo di dieci mesi che rispetto al 47.2 di dicembre dimostra incoraggianti segni di ripresa nell’Eurozona, anche se il PMI Francese è sceso al minimo di quattro anni.

Euro: il rally ha ancora forza?

Secondo gli analisti del mercato valutario, il rally dell’Euro ha ancora forza e potrebbe far aumentare la pressione economica sulle nazioni più problematiche della regione, come Francia, Spagna, Italia e Grecia.

Jasper Bargmann, a capo della divisione Forex Asia Pacific della RBS Global Banking and Market ritiene che l’Euro abbia ancora possibilità di crescere, almeno del 5-10% entro la fine dell’anno.

"Dalla paura siamo passati alla cautela. - spiega Bargmann - Gli investitori abbandonano i safe haven o le valute Asiatiche ad alto tasso per tornare all’Euro. In questo quadro di forte tendenza non serve nient’altro per promuovere l’Euro".

Ad ogni modo, tra i fattori che potrebbero sconvolgere la situazione c’è tutto quello che potrebbe sconvolgere la propensione al rischio a livello globale, come ad esempio il riemergere dei problemi nelle zone periferiche dell’Eurozona.

Secondo Bargmann, la recente forza dell’Euro è un vero problema per le economie europee, specie perché i leader politici hanno accesso limitato al controllo della moneta unica.

Hollande e la politica del tasso di cambio

Questo martedì, Hollande ha detto che la reiterata forza dell’Euro rischia di appesantire la recessione della zoa Euro, che nel terzo trimestre del 2012 ha registrato una contrazione dello 0.1%.

Hollande ha fatto appello ai colleghi della politica europea affinché si stabilisca una politica del tasso di cambio utile a prevenire le fluttuazioni dell’Euro in base al cambiamento di modalità dei mercati. Il Presidente Francese ha immediatamente ottenuto risposta dai funzionari tedeschi, che già negli ultimi anni hanno più volte espresso il parere contrario di una politica di interventi sul cambio dell’Euro.

Spiega Bergmann:

"Si discute della possibilità di una guerra di valute su scala mondiale, ma l’Europa non potrà partecipare a causa delle modalità con le quali vengono prese le decisioni. La BCE è in fase di restringimento dei bilanci, mentre in Giappone e negli Stati Uniti questi si stanno espandendo. La disparità dell’approccio politico-monetario è evidente nel trading del cambio Euro/Yen".

Forex: venti contrari all’Euro

Ma non tutti la pensano allo stesso modo. Sean Callow, currency strategist alla Westpac Bank, ritiene che il Presidente Hollande possa essere contento che il rally dell’Euro abbia almeno apparentemente rallentato. "L’Euro non è poi così forte. A mio avviso, - dice Callow - Hollande si sta preoccupando troppo presto". Secondo lo strategist, infatti, il movimento rialzista sull’Euro avrebbe potuto essere anche molto più forte, considerando che dall’agosto del 2011, la maggior parte dei trade era ribassista sull’Euro.

Secondo Callow, l’Euro arriverà a 1.38 contro il dollaro nel prossimo mese, per poi scendere nuovamente a 1.29 entro la fine dell’anno. La base di questa correzione, spiega, sarà da ricercarsi nelle cattive notizie dall’Eurozona, bilanciate dalle buone nuove dagli Stati Uniti.

Crescita: previsioni a confronto

Secondo alcune previsioni, la crescita nell’Eurozona rimarrà al di sotto delle aspettative, con una contrazione annua dello 0.4% nel 2013 e c’è la possibilità che anche quest’anno si torni a parlare di aiuti economici alla Grecia e del bailout della Spagna.

Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, l’economia del blocco dei 17 subirà una contrazione dello 0.2% nel 2013. Allo stesso tempo, la BCE prevede un declino dello 0.3%, una revisione piuttosto significativa rispetto alle stime di qualche mese fa che per il 2013 prevedevano una crescita economica per il blocco dei 17 pari allo 0.5%.

Traduzione di Federica Agostini Fonte: CNBC

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