Ieri il dato relativo all’IFO tedesco, nettamente inferiore del previsto e ai minimi da 17 mesi, ha spinto ancora più giù l’euro. BCE pronta a intervenire con nuovi stimoli monetari
L’economia dell’area euro continua a mostrare segnali poco incoraggianti. Questa volta non si tratta della solita discesa del pil o dell’inflazione, bensì della significativa flessione dell’indice IFO tedesco che misura la fiducia degli imprenditori in Germania. Pubblicato ieri mattina, l’indice ha evidenziato il quinto calo mensile consecutivo.
Il risultato di settembre (stima flash) si è attestato a 104,7 dai 106,3 punti di agosto (a luglio l’indice era a 108). Il valore dell’IFO tedesco è il più basso da aprile 2013 e denota tutto lo scoraggiamento delle imprese teutoniche circa lo stato di salute dell’economia continentale e le prospettive per il futuro.
Un recente report di Reuters aveva indicato la possibilità che l’IFO scendesse solo lievemente rispetto ad agosto, a quota 105,8 punti. Tuttavia non è andata così. Il presidente dell’istituto di ricerca di Monaco di Baviera, Hans-Werner Sinn, ha sottolineato che anche “il motore economico tedesco non gira più”.
Il dato ottenuto dall’IFO, grazie alle interviste a 7mila manager tedeschi, potrebbe spingere la BCE ad accelerare ulteriormente sulle strategie di politica monetaria, nonostante le misure ultra-accomodanti varate a partire da inizio maggio scorso.
Se l’economia dell’eurozona, in particolare quella tedesca, non darà segnali di risveglio da qui a fine anno, il board della BCE potrebbe vincere definitivamente le resistenze dei “falchi” dell’Eurotower, in particolare di Jens Weidmann, numero uno della Bundesbank.
Si potrebbe così giungere a un piano di quantitative easing in stile FED, BoE o BoJ, che darebbe quasi certamente un nuovo forte impulso al movimento ribassista dell’euro sui mercati internazionali. Il cambio EURUSD quota ormai sotto 1,28, ma un eventuale piano di acquisto di asset della BCE lo spingerebbe quantomeno fino a 1,20 (area di minimo risalente a luglio 2012).
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