Forex, dollaro-yen vittima di Fed e BoJ: di nuovo verso quota 100?

Matteo Bienna

10 Agosto 2016 - 10:12

Il cambio dollaro-yen non riesce nel tentativo di riprendere quota e affonda nuovamente nella notte: una Fed confusa e una BoJ poco convinta potrebbero riportare USD/JPY a testare quota 100.

Forex, dollaro-yen vittima di Fed e BoJ: di nuovo verso quota 100?

Il cambio dollaro-yen annulla il rialzo tentato nella seconda parte della scorsa settimana, in particolare dopo i dati sul mercato del lavoro USA, riprendendo il consueto movimento ribassista.

Dopo l’uscita di dati incoraggianti sugli ordinativi industriali per il Giappone e l’apertura dei mercati asiatici, lo yen ha trascorso la notte rafforzandosi nei confronti di euro e dollaro, con la valuta americana protagonista in negativo degli ultimi due giorni.

La Fed è la principale responsabile della debolezza del dollaro USA e il mercato torna a scontare un probabile rinvio del rialzo dei tassi di interesse anche per il mese di settembre, portando il biglietto verde a perdere valore contro tutte le altre principali valute.

L’altra faccia della medaglia è rappresentata dalla Bank of Japan, incapace negli ultimi meeting di soddisfare le aspettative di intervento del mercato e inadeguata nel sostenere le riforme intraprese dal governo, con la differente conseguenza di un apprezzamento dello yen.

L’azione combinata di Fed e BoJ sembra quindi destinata a condurre il cambio dollaro-yen verso un ritorno a quota 100, vediamo nel dettaglio come.

Forex, dollaro-yen in avvicinamento a quota 100: target inevitabile?

Il cambio dollaro-yen scende nella notte e arriva a percorrere tutta quota 101, prima di ritracciare parte del suo movimento, ribassista dalla giornata di ieri.

Le notizie incoraggianti fornite dai Non Farm Payrolls americani di venerdì sembra abbiano già terminato il loro effetto, con il dollaro USA che ha interrotto il recupero nei confronti della valuta giapponese durante la giornata di lunedì.

Al di là dei dati macroeconomici, infatti, l’andamento di fondo delle due valute sembra essere quello determinato dalle rispettive banche centrali.

Seppur in maniera differente, Federal Reserve e Bank of Japan stanno deludendo il mercato, risultando incerte e inadeguate.

I loro ultimi meeting hanno però portato a conseguenze differenti per dollaro e yen, con il primo in fase di deprezzamento mentre il secondo in una costante fase di accrescimento del suo valore.

I tassi di interesse negativi praticati in Giappone sono tra le cause che portano lo yen a rafforzarsi in corrispondenza di notizie che deludono il mercato, in un processo che continua da oltre un anno.

Il cambio dollaro-yen non può quindi che proseguire il suo andamento ribassista, ora iscritto all’interno di un canale di downtrend nel seguente grafico giornaliero:

Le due linee rosse individuano un canale ribassista all’interno del quale USD/JPY viaggia da circa metà luglio, avendo effettuato più volte e con successo il test delle due pareti.

L’ultimo rimbalzo, avvenuto proprio durante la giornata di ieri, sembra avere tutte le intenzioni di proiettare il cambio verso i prossimi supporti rilevanti.

In particolare quota 100,8 e 100,5 sono i due principali target lungo un ritorno verso la cifra tonda, testata solo una volta dopo la Brexit.

Una rottura di questi livelli di supporto, tuttavia, potrebbe questa volta rappresentare un passo deciso per dollaro-yen, le cui prospettive di ribasso cambierebbero ad un taglio dei minimi dai quali è già tornato su due volte.

Le vendite al dettaglio USA previste per venerdì ed eventuali interventi, anche verbali, della BoJ sono gli eventi che potrebbero distrarre il cambio dollaro-yen dal suo andamento, di nuovo e pericolosamente ribassista.

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