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Forex, dollaro-yen in discesa: pesa il crollo del Nikkei e del petrolio
lunedì 18 aprile 2016, di
Il cambio dollaro-yen inizia la settimana post-meeting di Doha con un gap al ribasso sulla soglia di quota 108, a breve distanza dai minimi segnati la scorsa settimana intorno a 107,64.
Nell’incontro dei paesi OPEC e non, tenutosi durante la giornata di ieri, non è stato raggiunto nessun accordo per il congelamento della produzione.
La reazione dei mercati è stato un deprezzamento del petrolio e un crollo delle borse asiatiche, con il Nikkei che ha registrato un -3,40%.
Il cambio USD/JPY torna quindi a scendere, con i mercati nipponici che non danno tregua al suo apprezzamento, visti i risultati della notte.
Vediamo nell’ipotesi di uno scenario ancora ribassista quali sono gli obiettivi di dollaro-yen.
Forex, dollaro-yen: gap al ribasso e di nuovo verso i minimi a 107
Il cambio dollaro-yen accompagna la giornata asiatiche con un ribasso, dopo aver aperto con un gap di circa 500 punti base.
L’esito infruttuoso del meeting di Doha, tenuto dai paesi produttori e non di petrolio, ha tirato giù le borse asiatiche e in particolare quella giapponese, con il Nikkei che ha registrato un corposo -3,40%.
Il prezzo del petrolio sembra quindi interrompere la risalita, i mercati ne risentono e lo yen continua ad apprezzarsi vista la fuga di capitali dal mercato interno.
Il cambio USD/JPY si ritrova ora a breve distanza dai minimi della scorsa settimana, come osservabile dal seguente grafico giornaliero:
Intorno a quota 107,64 il cambio dollaro-yen aveva frenato la sua discesa, con la seconda parte della scorsa settimana che era riuscita a farlo tornare sopra il 109.
L’apertura con forte gap al ribasso, tuttavia, ha proiettato la valuta giapponese di nuovo verso il basso, come se volesse andare subito a ritestare la parete bassa del canale ribassista da poco individuato.
L’RSI è pronto a riaffacciarsi nell’ipervenduto, dopo il rientro al di sopra del 30 avvenuto durante le ultime giornate di contrattazione, con le medie mobili a 20 e 60 periodi che rimangono lontante dall’attuale livello di prezzo.
Vediamo gli obiettivi di dollaro-yen dopo una eventuale rottura del minimo a 107,64.
Forex, dollaro-yen: indietro nel 2014
Per quanto la Bank of Japan non lo desideri, il cambio dollaro-yen è prossimo a registrare nuovi minimi nel biennio 2015-2016, almeno fino a quando non decida di intervenire in qualche modo.
Con il seguente grafico settimanale, vediamo come USD/JPY sembra che si stia dirigendo verso la media mobile a 200 periodi:
Con l’incrocio avvenuto da tempo tra quella a 20 e a 60 periodi, accentuando la tendenza già fortemente ribassista del cambio, sembra essere la media mobile a 200 periodi l’obiettivo a breve termine del cambio.
Osservandola sul grafico, tratteggiata di bianco, è possibile notare come ora viaggi in prossimità di un importante livello di supporto di lungo periodo, a 105,2.
Tale livello è stato, tra il 2013 e il 2014 prima resistenza e poi supporto, determinando importanti punti di svolta per il cambio dollaro-yen.
L’obiettivo è ancora lontano, in realtà, per quanto l’oscillatore MACD segni il costante prendere forza della spinta ribassista, con le bande di Bollinger che sono da mesi corrette al ribasso.
In un’eventuale correzione al rialzo, la quota 109,7 corrisponde ai massimi della scorsa settimana e ad un importante resistenza di lungo periodo, rappresentando quindi un livello pronto a respingere nuovamente verso il basso il cambio.
L’attitudine di medio/lungo periodo rimane in ogni caso ribassista, con un ritorno a 105 che metterebbe in seria difficoltà la banca nazionale del Giappone e tutta la ripresa economica del paese.

