Forex, dollaro USA. 3 driver che potrebbero aumentare la volatilità

Flavia Provenzani

22 Aprile 2015 - 09:00

In questa settimana caratterizzata dal basso interesse per il dollaro USA, ecco 3 eventi che potrebbero aumentare la volatilità sul biglietto verde e sul resto delle valute Forex. Cosa aspettarsi?

Forex, dollaro USA. 3 driver che potrebbero aumentare la volatilità

Ormai sappiamo che l’appetito del mercato per il dollaro USA non è il driver principale nei flussi di valuta del forex trading questa settimana.

Sono in programma pochi dati macroeconomici sull’economia degli Stati Uniti sul Calendario Economico e una manciata di dichiarazioni pubbliche dei membri della Federal Reserve.

Tra i pochi report economici degli Stati Uniti previsti per la pubblicazione, nessuno è protagonista del gioco di politica monetaria della Fed. Per questo motivo gli investitori hanno spostato la loro attenzione, rendendosi conto che, al di fuori degli Stati Uniti, le prospettive sono ben diverse.

Abbiamo già parlato dei 3 elementi che potrebbero guidare una ripresa del dollaro e tutti e tre hanno contribuito al rally del biglietto verde; la stabilità nei rendimenti dei Treasury Bond, i dati minori degli Stati Uniti che non costituiscono una minaccia per il dollaro USA e il sostegno trovato sull’indice del dollaro sulla SMA a 50 giorni.

Ma questi fattori sono minori e, in realtà, il dollaro si sta riprendendo perché il declino della scorsa settimana ha scosso alcuni trade long sul dollaro, e questa settimana i cacciatori di occasioni sono tornati sul campo.

Questi giorni saranno caratterizzati da piccole fluttuazioni sul dollaro USA, che per la maggior parte sono di consolidamento, strette in un range limitato contro la maggior parte delle principali valute.

Per quanto riguarda la price action di martedì, c’è stata davvero poca intensità in termini di prestazioni del dollaro.
Rosengren della Federal Reserve ha dichiarato un rialzo iniziale dei tassi potrebbe richiedere un po’ di sperimentazione, ma non è un membro votante del FOMC.

I grandi eventi di questa settimana devono ancora arrivare e comprendono:

- il rilascio dell’indice PMI dell’eurozona e cinese,
- i verbali della Bank of England
- la riunione dei i ministri delle Finanze dell’Eurozona il 24 aprile.

Nei prossimi 3 giorni almeno 3 di questi eventi potrebbero avere un impatto significativo sulle valute.

Se l’attività in Europa e in Cina continuasse a vacillare, il dollaro riprenderà la sua ascesa nei confronti dell’euro e delle materie prime. La sterlina è scambiata proprio sotto quota 1,50 e dei verbali dovish della banca centrale potrebbero riuscire a la sterlina al di sotto di tale tasso.

Tutti attendiamo l’incontro del 24 aprile incontro per vedere se i problemi di finanziamento della Grecia saranno risolti questa settimana. Mentre i greci dicono che un accordo può essere raggiunto, la maggior parte dei partecipanti al mercato è scettica sul fatto che ci possa essere una svolta.

Per oggi è previsto il rilascio del dato sulla vendita di case esistenti negli USA: segui il risultato in tempo reale sul Calendario Economico.

E’ previsto un rimbalzo, ma di recente abbiamo assistito alle difficoltà del settore immobiliare che potrebbero pesare sul risultato di oggi. Indipendentemente dal risultato, ci aspettiamo solo un breve impatto sul dollaro.

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