Forex: cambio dollaro/yen vola sopra 116 ai massimi da 7 anni

Nicola D’Antuono

12 Novembre 2014 - 06:51

Il cambio dollaro/yen ha superato quota 116 nella seduta di ieri, toccando un nuovo massimo a 7 anni. La valuta nipponica resta nel mirino della speculazione ribassista

Forex: cambio dollaro/yen vola sopra 116 ai massimi da 7 anni

Sul forex è ripartito il processo di svalutazione dello yen, che continua a pagare la spericolata strategia di politica monetaria della Bank of Japan che meno di due settimane fa ha annunciato l’aumento del programma di quantitative easing a 80mila miliardi di yen all’anno. Una cifra pazzesca, che ha influito rapidamente sull’andamento del cambio della valuta del paese del Sol Levante. In particolare il tasso di cambio USDJPY è salito ieri sopra 116, toccando il massimo più alto degli ultimi 7 anni a 116,10. Lo yen resta debole contro tutte le valute più importanti e sembra destinato a deprezzarsi ulteriormente da qui a fine anno.

Il cambio dollaro/yen potrebbe spingersi fino a 120 o anche 125 entro fine 2014, ma alcuni analisti valutari ritengono che da qui a due anni possa esserci un movimento direzionale dei prezzi fino a quota 150. Negli ultimi tre mesi il cambio ha guadagnato il 13,5%, mentre negli ultimi due anni lo yen ha perso il 46% del proprio valore nei confronti del biglietto verde. La maxi-svalutazione è iniziata sul finire del 2012, poco prima dell’ascesa di Shinzo Abe a primo ministro del Giappone. Il premier nazionalista ha dato il via a una serie di misure monetarie espansive, che hanno risollevato per qualche tempo la fragile economia nipponica.

L’Abenomics sembrava aver sortito gli effetti sperati (soprattutto l’uscita dalla deflazione), ma nella seconda parte dell’anno c’è stato un brusco rallentamento a seguito dell’aumento dell’Iva all’8% dal precedente 5%. Abe ora sembra essere intenzionato a rinviare il nuovo incremento dell’aliquota Iva al 10%, previsto per ottobre 2015, nonostante i conti pubblici di Tokyo siano seriamente a rischio (il rapporto debito/pil sfiora il 150%).

Gli ultimi dati macro, pubblicati dopo l’ampliamento del QE di fine ottobre, sono stati comunque incoraggianti. A settembre il surplus delle partite correnti giapponesi è cresciuto a 963 miliardi di yen dai 287 miliardi del mese precedente. Gli analisti finanziari avevano pronosticato un incremento fino a 538 miliardi di yen circa. Il netto miglioramento della bilancia dei pagamenti è comunque riconducibile sia all’effetto-cambio (lo yen si è svalutato molto) che alla caduta dei prezzi del petrolio (-25% da giugno scorso).

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it