Forex: Dollaro australiano prova il rimbalzo dal supporto di 0,69

Nicola D’Antuono

15 Gennaio 2016 - 06:39

Il buon dato sul mercato del lavoro australiano ha risollevato la valuta locale, che resta però sempre sotto pressione a causa della debolezza delle materie prime e per la frenata di Pechino

Forex: Dollaro australiano prova il rimbalzo dal supporto di 0,69

I dati sul mercato del lavoro in Australia hanno sorpreso in positivo analisti finanziari e investitori, visto che la contrazione dei nuovi occupati è stata pari soltanto a mille unità rispetto alle 11mila preventivate. E’ stato anche rivisto al rialzo il dato riferito al mese precedente: i nuovi posti di lavoro creati sono stati quasi 75mila e non 71.400. E’ andata meglio del previsto anche nella lettura del nuovo tasso di disoccupazione: nessuna variazione negativa, come stimato dal consensus (5,9%), per cui si resta al 5,8%. Il mercato del lavoro in Australia resta comunque debole, soprattutto a causa del crollo dei prezzi delle materie prime (in particolare del petrolio).

Sidney deve fare i conti con entrate fiscali in netta diminuzione, in quanto l’industria legata all’export delle materie prime è in grande sofferenza per i bassi prezzi correnti delle commodity e per la significativa frenata dell’economia cinese, che resta sempre il principale partner commerciale del paese oceanico. Nonostante il buon andamento del settore dei servizi (non solo quello legato al turismo, che resta uno dei punti di forza dell’economia australiana), le entrate hanno subito una notevole contrazione rispetto agli anni scorsi e ciò evidenzia ancor di più, semmai ce ne fosse bisogno, che Sidney ha la necessità di diversificare meglio la sua economia riducendo l’eccessiva dipendenza dall’export di materie prime.

Resta poi da sciogliere il nodo relativo alle aspettative di inflazione, in quanto l’indice dei prezzi al consumo continua a muoversi su livelli inferiori rispetto alla soglia target compresa tra il 2% e il 3%. Da questo punto di vista la Reserve Bank of Australia, che ha svalutato il dollaro australiano quasi del 50% in tre anni, potrebbe tagliare ulteriormente i tassi di interesse, che sono fermi al minimo storico del 2% da maggio scorso. Il margine di manovra al ribasso sui tassi appare limitato, ma nei prossimi mesi potrebbe avvenire ancora un “haircut” di 25 o 50 punti base se le attese di inflazione dovessero peggiorare. Sul forex il tasso di cambio AUD/USD (“Aussie”) sta provando a rimbalzare dal supporto chiave di 0,69, ma i trader continuano a mantenere consistenti posizioni short con target di medio periodo intorno a 0,65 e addirittura a 0,60.

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