Fondo automatico taglia-cuneo con risparmi di spesa e lotta all’evasione. Ecco di cosa si tratta

Marta Panicucci

4 Dicembre 2013 - 11:22

Fondo automatico taglia-cuneo con risparmi di spesa e lotta all’evasione. Ecco di cosa si tratta

Il progetto è quello di creare un fondo automatico taglia-cuneo. Si riunisce oggi la commissione Bilancio della Camera che dovrebbe votare la risoluzione che sancisce la nascita del fondo basato su tagli di spesa e lotta all’evasione fiscale. Alla Camera è anche iniziato l’esame della legge di stabilità che dovrà sciogliere i nodi lasciati da Palazzo Madama.

La risoluzione sul fondo automatico taglia-cuneo è voluta dal presidente della stessa Commissione, Francesco Boccia che dovrebbe favorire l’emendamento per la nascita del suddetto fondo.

Fondo automatico taglia-cuneo

L’idea di fondo è semplice: far confluire i soldi risparmiati grazie alla spending review e recuperati con la lotta all’evasione fiscale nel fondo taglia-cuneo. Automatico perché una volta attivato i soldi andrebbero in maniera automatica, appunto, nel fondo senza bisogno di ulteriori disposizioni da parte del governo o del ministero.

Le risorse provenienti dalla razionalizzazione della spesa e dalla lotta agli evasori andranno a confluire nel fondo taglia-cuneo. Il prossimo Def dovrà definire gli obiettivi di riduzione della spesa nel tentativo di abbassare la tasse sul lavoro allineando l’Italia alla media degli altri paesi europei.

La spending review di Cottarelli

Il presidente della commissione bilancio alla Camera commenta così la presentazione del fondo taglio-cuneo:

Mi aspetto un ampio consenso, anche da parte delle opposizioni, che dovrebbe spianare la strada a un emendamento del relatore o dei gruppi parlamentari che dovrebbe ricalcare il testo della risoluzione

Sul fondo taglia-cuneo sembra che la rinnovata maggioranza Pd, Ncd e Sc converga in maniera unanime. A confluire automaticamente nel fondo saranno i risparmi di spesa ottenuti grazie a Cottarelli.

Il commissario per il taglio alla spesa sta accelerando sul suo piano d’azione: ieri ha riunito a palazzo Chigi tutti i 25 gruppi di lavoro per definire metodo e strategia da seguire. Il piano prevede una prima analisi sulla spesa pubblica tra dicembre e gennaio di quest’anno, in modo da poter proporre al governo tagli selettivi già nel marzo prossimo.

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