Fisco: quando l’evasione diventa reato?

Irene Mancuso

11/09/2017

12/09/2017 - 12:30

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L’evasione fiscale non cade subito nel penale: si ricorre ad alcuni provvedimenti, tra cui sanzioni pecuniarie, prima che possa diventare reato.

Fisco: quando l’evasione diventa reato?

L’evasione fiscale non è un reato, bensì un illecito tributario.
Nel caso in cui il lavoratore aumenti le spese sostenute per la propria attività per ottenere maggiori detrazioni fiscali non si tratta di evasione fiscale.

Così come nel caso di omissione di una parte o l’intero compenso ricevuto da un cliente.

Entrambi i casi non sono riconosciuti come evasioni fiscali, ma subiscono due conseguenze: l’Agenzia delle Entrate provvede a recuperare gli importi inserendoli nella base imponibile da cui erano nascosti, e successivamente provvede a sanzionarli.

Quand’è allora che l’evasione fiscale diventa reato?

Evasione fiscale come reato

Chi omette un reddito percepito nell’anno di imposta non è punibile penalmente, ma obbligato a compensare le somme nascoste tramite sanzioni pecuniarie.

L’evasione fiscale diviene reato vero e proprio solo se supera certe soglie o se il contribuente agisce in base a certi comportamenti uniformati dalla legge.

Dichiarazione fraudolenta

Qualora venga falsificata la dichiarazione dei redditi o di Iva o vengano alterate le scritture contabili per i soggetti obbligati, il reato sussiste se:

  • l’imposta evasa supera i 30.000 euro
  • gli elementi sottratti all’imposizione risultano superiori al 5% dell’attivo e se sono superiore a 1,5 milioni di euro
  • l’importo dei crediti e delle ritenute fittizie in diminuzione dell’imposta sono superiori al 5% dell’importa e superiori a 30.000 euro

È prevista la reclusione da un anno e 6 mesi a 6 anni.

Dichiarazione infedele

Consiste in una dichiarazione non veritiera, seppur con uno scopo tendenzioso ma pur sempre consapevole, e sussiste se:

  • l’imposta evasa è superiore a 150.000 euro
  • i redditi non dichiarati superano il 10% del totale

È prevista una reclusione da 1 a 3 anni.

Dichiarazione omessa

Qualora non sia pervenuta la dichiarazione nei tempi stabiliti, ovvero entro i 90 giorni. Sussiste il reato se l’imposta evasa è superiore a 50.000 euro.

Prevista una reclusione da 1 a 3 anni.

Omesso versamento Iva e ritenute certificate

C’è reato solo se il debito è superiore a 250.000 euro.

Emissione di fatture false

Qualora si emettano fatture false o ricevute per operazioni inesistenti, per consentire ad altri l’evasione dell’importa su redditi o Iva.

In questo caso la reclusione va da un anno e 6 mesi a 6 anni.

Occultamento o distruzione di documenti contabili

La distruzione o contraffazione di documenti contabili, per non consentire il calcolo del reddito o del volume d’affari, prevede una reclusione da 6 mesi a 5 anni.

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