Fisco: dopo il redditometro, arriva la pagella del contribuente. Come funzionerà?

Erika Di Dio

14 Gennaio 2013 - 10:36

Fisco: dopo il redditometro, arriva la pagella del contribuente. Come funzionerà?

Non bastava il redditometro, ora l’Agenzia delle Entrate provvederà anche a darci i voti. Proprio così: i contribuenti riceveranno infatti una pagella attraverso la quale sarà più facile individuare i soggetti a rischio evasione per i quali effettuare controlli più mirati. Il progetto è ancora in fase di realizzazione e, secondo l’Agenzia delle Entrate, sarà di fondamentale importanza anche per il nuovo redditometro per cui, "l’amministrazione finanziaria elaborerà a breve le liste selettive con cui far partire i controlli già dalle prossime settimane”.

Un vero salto di qualità

Secondo la relazione della commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, si tratta di, "Un salto di qualità nell’attività di analisi e selezione, che si concretizza nell’applicazione di un risk score generalizzato per ogni contribuente, sia esso persona fisica o meno, per avere una visione globale che consenta di focalizzare l’attenzione su tutte le manifestazioni a rilevanza fiscale".

Come funzionerà?

La pagella funzionerà in questo modo: ogni cittadino/contribuente riceverà un voto determinato in base a degli specifici parametri, come ad esempio l’anno di imposta, l’area geografica, eventuali perdite se si parla di società, ecc. Il Fisco si concentrerà poi su coloro i quali riceveranno i voti più bassi e infatti i controlli anti-evasione del 2013 partiranno proprio sulla base delle liste selettive di chi appare a rischio evasione. Naturalmente i punteggi più bassi saranno quelli dei contribuenti che avranno indicato nella dichiarazione dei redditi valori bassi o comunque non corrispondenti a quelli dei proprio redditi.

Un problema da arginare

Tuttavia, secondo il quotidiano di Confindustria, bisognerà superare un ostacolo, infatti scrive "le 128 banche dati di cui dispone l’amministrazione finanziaria presentano ancora una serie di problemi strutturali. Il principale è che la mole enorme di informazioni disponibili spesso non può essere intrecciata, perchè i dati sono disomogenei o immessi ancora in modo manuale all’interno. Ecco perché la commissione parlamentare caldeggia la necessità di standard comuni per tutte le amministrazioni oltre a quella di formare il personale addetto”. L’Agenzia delle Entrate sta già lavorando per risolvere il problema, attraverso una revisione dei software e delle banche dati.

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