Finlandia: peggiore recessione da oltre 20 anni mette a rischio il rating

Nicola D’Antuono

6 Giugno 2014 - 06:20

Nel Nord Europa c’è un paese con rating tripla A che non riesce più a venir fuori dalla peggiore crisi economica degli ultimi 20 anni. E’ la Finlandia

Finlandia: peggiore recessione da oltre 20 anni mette a rischio il rating

La Finlandia continua a sperimentare una grave crisi economica, dopo essere stata per tanto tempo uno dei paesi più virtuosi dell’Europa intera. Nel primo trimestre dell’anno il pil ha registrato una discesa dello 0,4%, facendo così salire a otto trimestri consecutivi il rosso per l’economia finlandese. Helsinki deve fronteggiare la più grave recessione da oltre 20 anni, un pericoloso declino industriale provocato dal crollo dell’ex gigante delle telecomunicazioni Nokia, l’aumento senza freni del debito pubblico e un’ondata di euro-scetticismo.

La crisi economico-finanziaria del paese rischia anche di mettere sotto stress il rating sovrano, ancora stabile sul livello di massima affidabilità creditizia AAA. Il governo ritiene che il 2014 segnerà una lieve ripresa, dopo ben due anni di recessione consecutivi (-1% nel 2012 e -1,5% nel 2013), anche se non tutti gli analisti sono concordi su questa visione. Nordea Bank si aspetta una flessione del pil dello 0,5% a causa della stagnazione dell’export, del calo degli investimenti e per la riduzione dei consumi domestici.

Il primo istituto bancario nordico sottolinea che in Finlandia si inizia a percepire un clima di depressione. La crisi economica si sta riflettendo negativamente anche sui conti, tanto che il debito pubblico ha superato i 110 miliardi di euro (+47 miliardi dal 2008) avvicinandosi così al 60% del pil. Nel 2011 il rapporto debito/pil del paese era sotto il 50%. Il paese stenta a reagire in questo scenario di recessione, la peggiore dal triennio 1990-1993. Le sofferenze maggiori arrivano dall’industria, dove sia la carta che l’elettronica sono in costante declino.

Nokia, ormai entrato quasi completamente nell’orbita Microsoft, un tempo era il numero uno al mondo nella vendita di cellulari e contribuiva a 1/10 del pil nazionale. Oggi l’ex colosso delle tlc finlandese contribuisce appena al 4% del pil. La crisi dell’industria, soprattutto elettronica, carta, cellulosa e metalli, è stata resa ancor più acuta dalla debolezza della vicina Russia, che è uno dei principali investitori e partner commerciali della Finlandia.

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