Fido bancario: cos’è, come funziona, costi. Conviene?

Flavia Provenzani

15/05/2017

15/05/2017 - 15:39

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Fido bancario: cos’è, come funziona e quando si può richiedere? Ecco i costi e i dettagli su questa tipologia di finanziamento.

Fido bancario: cos’è, come funziona, costi. Conviene?

Il fido bancario è una tipologia di finanziamento utile a privati e imprese che, per le sue caratteristiche e per come funziona, lo preferiscono al classico prestito bancario. Ma cos’è, quali sono i costi e qual è il suo funzionamento?

Attraverso l’apertura di un fido bancario da parte di un cliente la banca si obbliga nei suoi confronti a mettere a disposizione una somma di denaro per un periodo di tempo determinato o a tempo indeterminato nel caso in cui il saldo è in negativo.

Vediamo nel dettaglio le informazioni da sapere sul fido bancario, da che cos’è a come funziona, quali sono i costi e le differenze con i prestiti standard, i requisiti e se conviene ai clienti

Fido bancario: cos’è?

Attraverso il fido bancario il cliente si assicura una somma di denaro che la banca mette a disposizione dietro corrispettivo e solitamente con garanzia adeguata. Il cliente acquista nei confronti della banca il diritto di utilizzare la predetta somma in caso di necessità ma può non utilizzarla tutta.
La somma prevista dal fido bancario può essere utilizzata una volta sola, anche con prelievi parziali (apertura semplice) oppure la somma può venir utilizzata in una o più soluzioni ma può essere ripristinata con successivi versamenti (apertura in conto corrente).

Se il cliente utilizza la provvista sorge a suo carico l’obbligo di restituirla con la corresponsione dei relativi interessi stabiliti nel contratto.
Ogni cliente può presentare richiesta di apertura di fido bancario allo sportello della propria banca: secondo il profilo del cliente, è la banca a definire l’esatta somma che può essere messa a disposizione attraverso questa tipologia di finanziamento.

Fido bancario: la differenza con il prestito

La differenza sostanziale con un normale prestito o finanziamento consiste proprio nella possibilità di utilizzare anche parzialmente la cifra stabilita. Ne consegue che il costo di un fido è variabile in quanto gli interessi sono applicati agli importi effettivamente usufruiti.

L’apertura di credito è normalmente un’operazione bancaria in conto corrente e consente al correntista di spendere una somma di denaro predeterminata, superiore alle sue disponibilità sul conto corrente.

Come funziona il fido bancario


Il funzionamento del fido bancario prevede l’obbligo di restituire la somma erogata dalla banca alla scadenza del termine qualora si tratti di contratto stipulato a tempo determinato. In caso di contratto a tempo indeterminato, l’obbligo scatta qualora una delle parti, con il necessario preavviso, dichiari di recedere dal contratto.
Gli interessi vengono, invece, addebitati subito nel conto del cliente secondo scadenze annuali, semestrali o trimestrali stabilite nel contratto.

Fido bancario: costi. Conviene?

La commissione da pagare per il fatto di avere ottenuto un fido bancario (detta commissione onnicomprensiva sull’affidamento) arriva ad un massimo dello 0.50% a trimestre calcolato sulla somma messa a disposizione del cliente - secondo quanto disposto dalla nuova tassa CDF, per un totale del 2% annuo. Tuttavia, è la banca a definire tutti i termini dell’accordo, tra cui i costi totali del fido bancario, per cui è necessario richiedere le informazioni alla propria banca e ragionare sull’effettiva convenienza dei termini proposti.

Qualora il cliente abbia prelevato denaro in mancanza di fido o oltre i suoi limiti, è applicata dalla banca la commissione di istruttoria veloce, il cui importo è determinato in misura fissa. Tale commissione è prevista solitamente per sconfinamenti pari o superiori a 500 euro che si prolunghino per più di 7 giorni consecutivi.

Le clausole che prevedono oneri di pagamento diversi a carico del cliente sono nulle ma la nullità non inficia l’intero contratto di conto corrente con apertura di credito.

Fido bancario: un esempio

Qualora il cliente abbia un conto corrente con un attivo di 2.000 euro e ottiene dalla banca un’apertura di credito di 500 euro, egli potrà disporre e spendere 2.500 euro con l’obbligo di restituire le 500 euro messe a disposizione. Solo qualora spenda anche solo un euro in più il suo conto sarà scoperto e andrà in “rosso”.


L’apertura di credito può essere allo scoperto o garantita.
Il fido bancario allo scoperto è privo di qualsiasi garanzia mentre quello garantito si caratterizza per la presenza di garanzia reale o personale che si estingue esclusivamente con la cessazione del contratto (non per la mera restituzione delle somme).
Se poi le garanzie divengono insufficienti, la banca può chiedere un supplemento di garanzia o la sostituzione del garante. Se l’accreditato non ottempera alla richiesta, la banca può ridurre il credito ovvero recedere dal contratto.

Fido bancario: lo scioglimento del contratto

Innanzitutto il rapporto si estingue con la morte del cliente: trattandosi di contratto basato sulle sue qualità personali, lo stesso non si trasmette agli eredi.

Nel caso di contratto a tempo determinato la banca non può recedere prima della scadenza contrattuale, se non vi è una giusta causa. Con patto apposito tuttavia le parti possono prevedere la possibilità di recesso anche senza giusta causa, poiché la legge fa salvo il patto contrario a salvaguardia dell’autonomia contrattuale delle parti.
In tal caso il recesso sospende immediatamente l’utilizzazione del credito ma la banca deve concedere un preavviso di 15 giorni per la restituzione della somma accreditata.

Nel caso di apertura di credito bancario a indeterminato, ciascuna delle parti può liberamente recedere dando preavviso nei termini fissati dal contratto, o, in mancanza, entro quindici giorni.

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