Feste clandestine a Capodanno: cosa rischia chi organizza e chi partecipa

Chiara Esposito

27 Dicembre 2021 - 18:49

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Discoteche chiuse per l’ultimo dell’anno ma rimane l’incognito dei party illegali. Per arginare il fenomeno il governo ha disposto sanzioni piuttosto severe.

Feste clandestine a Capodanno: cosa rischia chi organizza e chi partecipa

L’approvazione da parte del governo del decreto festività ha portato con sé numerosi malumori, scatenatisi su più fronti, ma mai quanto quelli che si sono accesi a seguito delle chiusure delle discoteche.

L’insurrezione dei proprietari di club e sale da ballo era infatti comprensibile anche solo per la perdita economica. Con le dichiarazioni di Gianni Indino, presidente del Silb, il sindacato di categoria dell’Emilia Romagna, e altri suoi omologhi la faccenda però aveva assunto toni più accesi.

In questi giorni di attesa per i festeggiamenti dell’ultimo dell’anno i gestori di locali infatti continuano a ribadire la propria contrarietà e a paventare il proliferarsi di incontri clandestini tra giovani e non solo.

Questa prospettiva del resto non è certo da escludere ma l’esecutivo si sta muovendo di conseguenza. Vi ricordiamo quindi a che tipo di sanzioni va incontro chi organizza, ma anche chi prende parte, a feste clandestine di qualsiasi natura. Vi illustriamo inoltre le attività che sono invece consentite dandovi anche qualche consiglio per prevenire il diffondersi del contagio.

Quali sanzioni per chi viola la normativa

La chiusura delle discoteche è stata disposta per evitare assembramenti in occasione del consueto countdown di mezzanotte che tanti italiani celebrano in pista con i propri amici.

Organizzare un party però quest’anno potrà costare caro con numerosi danni per gli esercenti che non rispettano i divieti. Le disposizioni attuali infatti prevedono una sanzione che va da un minimo di 400 ad un massimo di 1.000 euro. La multa però viene inflitta nella misura ridotta di 280 euro se viene pagata entro 5 giorni. Alla sanzione, ciononostante, si aggiunge la chiusura forzata del locale con disposizione variabile da 5 a 30 giorni; incidendo quindi ulteriormente sul bilancio complessivo dell’esercizio che anziché rinunciare al solo introito del 31 dicembre si trova costretto a perdere anche il guadagno delle serate successive.

Questo però è solo il lato economico della faccenda; ci sono anche gli aspetti penali da tenere in considerazione. Secondo il codice penale chi non osserva un provvedimento emanato per la pubblica sicurezza rischia l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro. L’aggravante di commettere il reato di inosservanza delle norme per impedire la diffusione di una malattia infettiva porta poi all’arresto da 3 a 18 mesi con un’ammenda che può andare da 500 a 5mila euro.

Multe per i partecipanti e controlli

Sanzioni analoghe per chi prende parte ai party non autorizzati. La cifra è variabile con un minimo 400 e un massimo 1.000, plausibilmente a seconda del numero dei partecipanti effettivi.

Sul fronte dei controlli invece ci si sta organizzando. Da quel che sappiamo finora saranno circa 70mila gli uomini impegnati nel pattugliamento e a questi verrà affiancato anche il personale della Polizia municipale. Ovviamente l’attenzione dei carabinieri e della polizia sarà indirizzata soprattutto verso i ristoranti che potrebbero organizzare cenoni all’interno del locale con le serrande abbassate.

Per scandagliare al meglio la rete degli esercizi che potrebbero essere interessati da queste attività inoltre le Forze dell’Ordine passeranno in rassegna il web perché, attraverso i social, è possibile risalire agli organizzatori di feste clandestine che al momento sta cercando di pubblicizzare i loro eventi.

Ovviamente sarà invece molto complicato verificare qualora gli assembramenti si verifichino in abitazioni private.

Come festeggiare il Capodanno 2022: alternative alle discoteche

Vista l’imminenza del veglione ricapitoliamo quindi cosa è concesso e cosa invece è proibito.

Ad essere state cancellate per decreto sono:

  • feste in piazza
  • concerti all’aperto
  • veglioni in discoteca

Le opzioni alternative totalmente regolari sono due:

  • festeggiamenti in casa
  • cene presso i ristoranti e i locali che non prevedono attività di ballo

Più nel dettaglio sappiamo che per chi sceglie di non recarsi in esercizi commerciali è concesso riunirsi a patto di mantenere un numero di invitati non eccessivo. Calda raccomandazione è poi legata ai tamponi preventivi da effettuarsi per scongiurare l’accensione di un mini focolaio domestico.

Ai commensali dei ristoranti invece ricordiamo che si potrà prenotare la cena di capodanno al ristorante solo però se muniti di Super Green pass che attesti o l’avvenuta vaccinazione o l’avvenuta guarigione dal virus negli ultimi 6 mesi. Non bastarà un tampone rapido.

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