Durante la festa democratica la Ministra Fedeli risponde alle domande dell’onorevole Fioroni e anticipa alcuni importanti cambiamenti.
In occasione di uno degli incontri della festa democratica, quello su “Formazione lavoro: la sfida dell’occupazione”, sono intervenuti a Viterbo sia il ministro della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli, sia l’onorevole Giuseppe Fioroni, ex ministro della Pubblica Istruzione (dal 2006 al 2008).
Intervistando la Fedeli, Fioroni ha chiesto come fosse possibile che malgrado il compito gravoso di cui si era fatta carico, ossia di effettuare una riforma che portasse alla “Buona Scuola” il risultato raggiunto fosse stato di far infuriare tanto i neo-assunti quanto gli altri.
A tale domanda ha replicato la Ministra assumendosi parte della responsabilità.
La colpa che si è addossata è stata quella di aver promosso una riforma senza però attuare un confronto con coloro che tale riforma avrebbero subito, vale a dire presidi e docenti.
La Ministra ha però sottolineato come vi sia stato anche un importante sforzo facendo riferimento al nuovo reclutamento dei docenti. “Vuol dire che tutti i laureati possono partecipare e poi entrano in un percorso anche di tirocinio retribuito.” Questo perché, stando alle stesse parole pronunciate dalla Fedeli durante l’intervista, il percorso di formazione deve tornare al centro del paese.
Anche per quanto riguarda l’alternanza scuola lavoro la Ministra ha riconosciuto che attualmente essa genera parecchia confusione.
Essa si è infatti detta consapevole che molti la reputano alla stregua dell’apprendistato, ma quest’ultimo è completamente diverso.
L’alternanza scuola lavoro è, e così deve essere considerata, un percorso formativo che inizia e si conclude nella scuola. In particolare la Fedeli tiene a sottolineare l’importanza che ha la piattaforma di dialogo che per essa è stata creata.
Grazie a quest’ultima vi sarà un tasto rosso che potranno utilizzare gli studenti impossibilitati ad entrare in contatto con i presidi per comunicare direttamente con loro. “Possono muoversi su quel tasto e noi interveniamo” sono le parole pronunciate dall’intervistata.
La Ministra si è inoltre impegnata a firmare, entro la settimana prossima, un decreto con il Ministro del Lavoro Poletti che porterà ad avere 1000 tutor nelle scuole. Ciò significa che vi sarà un tutor ogni 5 istituti che sarà presente nella scuola per almeno un giorno alla settimana.
All’accusa di Fioroni di non portare avanti le eccellenze e basta, grazie alla politica del debito vigente nelle scuole (che ha colpito quest’anno all’incirca 8 milioni di studenti stando alle parole dell’onorevole), la Fedeli ha risposto che si sono lasciate le cose come erano prima senza però mettere veti sulla bocciatura.
Infine la Ministra ha auspicato che vi sia maggior dialogo con le famiglie che troppo spesso non danno credito alla figura del docente davanti ai propri figli. Al riguardo la Fedeli ha avvisato che al 21 Novembre rilancerà quanto già fatto da Fioroni sulla corresponsabilità educativa tra scuola, famiglia e società.
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