Le Minute rilasciate dalla Federal Reserve e relative al meeting di gennaio suggeriscono la possibilità che la commissione per il mercato libero (FOMC) possa essere sul punto di diminuire la quantità di acquisto asset.
FED: il responso dalle minute
La maggior parte dei membri della commissione sembra soddisfatto del quantitative easing che ha contribuito a mantenere l’inflazione vicina al target del 2%. Tuttavia, ci sono voci dissidenti:
Molti partecipanti hanno inoltre espresso preoccupazioni per i costi ed i rischi potenziali derivanti da ulteriori acquisti di asset. Diversi partecipanti hanno discusso le possibili complicazioni che ulteriori acquisti potrebbero causare a causa dell’orientamento accomodante della politica, alcuni hanno menzionato la prospettiva di rischi inflazionistici, e alcuni segnalano che gli acquisti di asset potrebbero promuovere comportamenti di mercato che rischiano di minare la stabilità finanziaria. Diversi partecipanti hanno osservato che un portafoglio molto ampio di attività di lunga durata potrebbe, in determinate circostanze, esporre la Federal Reserve a minusvalenze significative, anche se altri hanno opposto altre evidenze ed uno ha rilevato che le perdite non impedirebbero il corretto funzionamento della politica monetaria. Alcuni hanno anche sollevato preoccupazioni circa i potenziali effetti che ulteriori acquisti di asset avrebbero sul funzionamento di particolari mercati finanziari, anche se un paio di altri partecipanti hanno osservato la scarsità di prove relative tali effetti. Alla luce di questa discussione, al personale sono state chieste ulteriori analisi prima delle riunioni future, come valutazione da parte del Comitato in relazione al programma di acquisto di asset in corso.
QE: sempre più vicino al termine?
Questo significa che il prossimo meeting del 19 e 20 marzo sarà decisamente interessante; le dichiarazioni e i discorsi saranno ampiamente seguiti e "previsti" prima della data.
Come ho scritto dopo il meeting del 31 gennaio:
L’arrivo verso la destinazione costringerà la Fed a rivelare il suo piano per la fine del piano QE. Il combustibile (la tolleranza dei bilanci) si sta esaurendo, la destinazione si avvicina (tasso di disoccupazione) e l’equipaggio è sempre più inquieto (crescente dissenso, fine del mandato di Bernanke). La Fed dovrà presto atterrare, quindi allacciate le cinture.
Inoltre, sempre dalle minute FOMC:
Diversi partecipanti ritengono che il Comitato dovrebbe essere pronto a variare il ritmo degli acquisti di asset, come una risposta ai cambiamenti del quadro economico o come una valutazione dell’efficacia e dei costi di tali acquisti. Ad esempio, un partecipante ha affermato che gli acquisti dovrebbero variare in modo incrementale da una riunione all’altra, in risposta alle informazioni che giungono dall’economia. Un certo numero di partecipanti ha dichiarato che una valutazione in itinere dell’efficacia, dei costi e dei rischi relativi all’acquisto di asset potrebbe portare il Comitato a diminuire o concludere i propri acquisti prima che si sia verificato un sostanziale miglioramento delle prospettive per il mercato del lavoro. Molti altri hanno sostenuto che ridurre o chiudere gli acquisti di asset prima del tempo avrebbe costi potenziali significativi e che gli acquisti dovrebbero continuare fino a quando un sostanziale miglioramento delle prospettive del mercato del lavoro si sia verificato. Alcuni partecipanti hanno notato esempi di casi del passato in cui i politici avevano prematuramente rimosso gli stimoli, con effetti negativi sulla crescita economica, l’occupazione e la stabilità dei prezzi, ma ha anche sottolineando l’importanza di comunicare l’impegno del Comitato per il mantenimento di una posizione altamente accomodante della politica monetaria, fino a quando questo sia giustificato dalle condizioni economiche. A questo proposito, un certo numero di partecipanti ha discusso la possibilità di fornire allentamento monetario tenendo strumenti finanziari per un periodo più lungo di quello previsto nei principi di uscita del Comitato, sia come complemento, sia in sostituzione, degli acquisti di asset.
Questo non suona affatto come "senza-fine" e anche piuttosto distante dalle promesse di dicembre; si direbbe che il FOMC sia pienamente consapevole dei rischi legati al programma di quantitative easing. L’efficacia del programma è limitata, mentre i rischi derivanti dall’uscita eventuale crescono con ogni acquisto aggiuntivo.
Non dimentichiamo inoltre che i partecipanti sanno che il verbale della riunione viene pubblicato, credo quindi che anche i dissidenti abbiano in qualche modo frenato la loro critica giocando, in ultima analisi, di "squadra".
D’altra parte, al momento del meeting, l’Europa sembrava "risolta", ma se le cose dovessero mettersi male, sicuramente i tono della FOMC diverrà sempre più "dovish".
Quale sarà la reazione dei mercati oggi?
Credo che i partecipanti del mercato sapessero già dell’esistenza di dissensi tra i membri FOMC e che il QE è già andato avanti per troppo tempo secondo gli standard FED.
Attualmente, se il cambio EUR/USD dovesse muoversi al ribasso potrebbe invertire il trend rialzista che caratterizza la coppia. Dopo i livelli attuali, il prossimo supporto è in area 1.3280-1.3230.
Il cambio è stato mosso dalla sterlina e dallo yen, ma anziché utilizzare i livelli predeterminati vorrei guardare alla situazione degli indicatori di ipercomprato/ipervenduto su timeframe multipli. Il mese di febbraio genera un pattern ribassista a zig-zag che potrebbe essere interpretato come una formazione di bandiera entro il trend rialzista di lungo periodo.
| Il cambio EUR/USD dopo le Minute FOMC |
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| Traduzione a cura di Federica Agostini. Fonte: Tradingfloor |
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