Euro-Dollaro sui massimi intraday. Pausa di riflessione dopo minute BCE e FOMC

Livio Spadaro

08/04/2016

Seduta odierna in rialzo per l’Euro-Dollaro che tratta sui massimi di giornata. La BCE potrebbe tagliare i tassi di 10-20 pb, la Fed agirà a giugno?

Euro-Dollaro sui massimi intraday. Pausa di riflessione dopo minute BCE e FOMC

L’Euro-Dollaro sembra essersi stabilizzato intorno all’area di poco al di sotto del livello di 1,14$ dopo la pubblicazione dei minute FOMC, BCE e le dichiarazioni di Mario Draghi. I verbali dell’istituto centrale europeo hanno messo in evidenza i timori dei membri del board su possibili shock per l’Eurozona ed hanno discusso di ulteriori futuri tagli dei tassi di interesse. Il presidente della BCE ha rimarcato tali timori in conferenza stampa, incitando i governi a fare le riforme necessarie per trasmettere gli stimoli della banca centrale all’economia reale.

Il FOMC dal canto suo, ritiene che esistano ancora rischi di downside sull’economia globale anche se rimane convinto di attuare nuove strette monetarie in futuro. Rimane tuttavia incerta la tempistica dei rialzi dei tassi, anche se è da escludere che un primo rialzo possa avvenire nel mese corrente.

Dagli ultimi dati macro sono emerse nuove buone indicazioni sul mercato lavorativo statunitense, mentre in Europa arrivano segnali positivi dalla Germania ma molto meno dall Francia.

Euro-Dollaro in fase stabile dopo BCE, FOMC e Draghi

Seduta odierna di relativa calma per il cambio Euro-Dollaro dopo l’uscita dei verbali delle riunioni di marzo di BCE e FOMC e dopo le esternazioni del presidente Mario Draghi.

Dai verbali del FOMC è continuata ad trasparire cautela da parte dell’istituto americano sui futuri rialzi dei tassi che, comunque, avverranno nel corso dell’anno.

Dalle ultime dichiarazioni della Yellen sembra però da escludere la pista che porta ad un rialzo alla fine del mese corrente, mentre prende corpo l’ipotesi per una stretta a giugno.

Euro-Dollaro: possibili nuovi tagli a tassi da BCE di 10-20 pb - Intesa SP

Sul fronte europeo invece, i verbali della BCE e le dichiarazioni del presidente Draghi hanno messo in evidenza le preoccupazioni della banca centrale in merito all’arrivo di nuovi shock per l’Eurozona.

Nella riunione di marzo i membri del board hanno parlato di possibili ulteriori tagli ai tassi di interesse. Secondo gli analisti di Intesa San Paolo, non è da escludere un possibile nuovo taglio nell’ordine di 10-20 punti base, pur sottolineando che la BCE non stia prendendo in considerazione l’idea di scendere in un’area eccessivamente negativa.

Euro-Dollaro: buoni dati su lavoro USA. Sale l’export in Germania

Sul lato market mover invece, ieri sono arrivate buone indicazioni sul mercato lavorativo americano dalle richieste continue e iniziali di disoccupazione. In Europa oggi sono stati pubblicati i dati relativi al saldo della bilancia commerciale in Germania, ben superiore alle attese, e alle esportazioni anch’esse risultate oltre il consenso.

Dalla Francia invece arrivano brutti segnali con un calo imprevisto della produzione industriale di pari passo con il budget del governo francese.

Euro-Dollaro: prossimi rialzi dipenderanno da dati - Fed San Francisco

Ieri, John Williams presidente della Fed di San Francisco ha dichiarato che i rischi economici globali possono essere detronizzati e che il rialzo dei tassi continuerà a dipendere dai dati macroeconomici.

Il dirigente della Federal Reserve vede segnali di miglioramento nell’economia estera anche se permane la consapevolezza che la crescita economica sta rallentando con ripercussioni sugli USA.

Il banchiere ha sottolineato che il board del FOMC monitorerà attentamente i futuri dati macro e, se positivi come ci si aspetta, l’istituto centrale statunitense procederà con un gradual rialzo dei tassi come preventivato.

Williams non è un membro votante del FOMC ma negli ultimi tempi si è espresso sempre a favore in una stretta monetaria della Fed.

Euro-Dollaro: analisi tecnica su base daily

Al momento il cambio Euro-Dollaro registra un rialzo del +0,11% a quota 1,139$ sui massimi intraday. La situazione grafica del cross rimane rialzista, con le medie mobili incrociate positivamente e con la media di breve che ha nettamente staccato a rialzo le altre due. Negli ultimi giorni il cambio ha oscillato in un’area ricompresa tra 1,145$ e 1,135$ prendendosi una pausa di consolidamento dopo i forti rialzi delle settimane scorse.

Il driver principale sembra ormai assodato essere la decisione della Federal Reserve, confermando così il “dollarocentrismo” del cross. Gli indicatori tecnici sono ancora tutti girati a rialzo con il RSI che si muove poco al di sotto dell’area di ipercomprato e l’ADX che segnala ancora una fase positiva con forza.

Con la configurazione attuale sembra difficile stabilire una direzione precisa del cambio anche se la connotazione è rialzista, il che suggerisce futuri allunghi anche nel breve termine. La mancata rottura del supporto in area di 1,1342$ induce a pensare che il cross possa provare a rompere a rialzo la zona di consolidamento con target che rimane fissato ancora a 1,1548$.

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