Euro-Dollaro stabile 1,0845, focus su prossima riunione BCE . Rialzo tassi USA a rischio?

Livio Spadaro

12/01/2016

Seduta odierna abbastanza flat del cambio Euro-Dollaro. L’attenzione degli operatori è proiettata sulla prossima riunione BCE. Con Cina e Petrolio rialzo tassi USA a rischio?

Euro-Dollaro stabile 1,0845, focus su prossima riunione BCE . Rialzo tassi USA a rischio?

Il cambio Euro-Dollaro scambia in territorio leggermente negativo dopo aver provato a forzare la resistenza psicologica di breve termine posta dalla media mobile a 21 giorni. Ques’oggi la seduta dei mercati è stata caratterizzata dai forti rialzi causati sia da una questione tecnica che dalle dichiarazioni del ministro del petrolio della Nigeria il quale ha richiesto una riunione di emergenza dell’Opec.

Secondo alcuni analisti, gli investitori potrebbero diventare scettici sulla possibilità che la Fed riesca a rialzare i tassi come programmato a Dicembre, motivo per cui il Dollaro USA potrebbe perdere forza in futuro. Intanto, con l’avvicinarsi della riunione BCE, il focus si sta spostando sempre più sulle parole del presidente BCE, Mario Draghi, che seguiranno la consueta pubblicazione dei tassi dell’Eurozona.

Euro-Dollaro: Fed rialzerà i tassi con rallentamento Cina e petrolio basso?

Giornata flat per il cambio Euro-Dollaro dopo un primo tentativo di forzatura della resistenza psicologica di breve posta dalla media mobile a 21 giorni. Il cambio, dopo aver fallito il test della resistenza, è tornato a scambiare stabilmente a quota 1,085 corrispondente ad una flessione del -0,02%.

L’appuntamento più importante è quello rappresentato dalla riunione della BCE di Giovedì 21 dalla quale potrebbero emergere nuove indicazioni sulle intenzioni dell’istituto centrale europeo in merito ad eventuali modifiche della politica monetaria attualmente in corso.

Nella giornata odierna le dichiarazioni del ministro del petrolio della Nigeria hanno ridato forza ai prezzi del petrolio che da inizio 2016 erano in costante discesa. Il ministro africano ha dichiarato che i prezzi attuali sono insostenibili, richiedendo una riunione d’emergenza dell’Opec per stabilire eventuali modifiche della politica di produzione.

Le dichiarazioni del ministro nigeriano fanno seguito a quelle rilasciate un mese fa dall’omologo venezuelano Eulogio Del Pino. Non è dello stesso avviso il ministro del petrolio degli Emirati Arabi il quale ha confermato la necessità di una variazione dei prezzi del greggio dichiarando però che questa variazione deve essere naturale e non artificiosa.

Il crollo dei prezzi del petrolio e il rallentamento della Cina secondo alcuni analisti starebbero spingendo a far credere a molti investitori che il rialzo dei tassi USA voluto dalla Federal Reserve per quest’anno possa essere messo in dubbio.

Se i dati aziendali statunitensi dovessero rivelarsi sotto le attese, sommandosi alle difficoltà di Cina e petrolio, la Fed potrebbe decidere di abbandonare la stretta sull’economia statunitense. Questa evenienza potrebbe far recuperare terreno all’Euro nei confronti del Dollaro, soprattutto se la BCE non dovesse modificare in maniera sostanziale la politica monetaria vigente.

Cambio Euro-Dollaro: analisi tecnica di breve periodo

Il quadro grafico del cambio Euro-Dollaro è abbastanza neutrale. Tuttavia, sembra che una figura rialzista si stia formando: come possibile vedere dal grafico le due trendline di colore viola sembra stiano prendendo i contorni di una flag, tipica figura di continuazione (in questo caso a ribasso).

Il trend di breve-medio periodo sembra essere sempre leggermente rialzista visto l’incrocio a rialzo delle medie mobili a 21 e a 60 giorni e dalla formazione della flag.

Momentaneamente non sembrano esserci particolari motivi per scendere al di sotto del supporto orizzontale posto in colore giallo a quota 1,08.

Se dovessero emergere novità consistenti dalla riunione della BCE, ci si potrebbe attendere una rottura di tale livello, per poi testare la base della flag che si trova in area 1,068.

Viceversa, se non dovessero esserci particolari novità dalla riunione della banca centrale europea, è possibile che il cambio viri a rialzo andando a testare la parte alta della flag a quota 1,096-1,097.

Fino a Giovedì comunque non dovrebbero esserci particolari movimenti visto che sia l’RSI che il MFI indicano una sostanziale situazione di neutralità. Neutralità che trova conferme anche dall’analisi dell’indicatore ADX.

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