Euro Dollaro verso nuovi minimi: perché la moneta unica è sotto pressione?

Violetta Silvestri

13 Settembre 2021 - 12:49

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La coppia EUR/USD viaggia verso nuovi minimi plurisettimanali in un quadro economico globale tornato a farsi incerto. Il dollaro rifugio guadagna terreno e la moneta unica soffre: i motivi.

Euro Dollaro verso nuovi minimi: perché la moneta unica è sotto pressione?

Euro dollaro in evidente ribasso: la coppia scende a nuovi minimi e tocca la soglia di 1,1770 nel corso della mattinata del 13 settembre.

La moneta unica appare sotto pressione, mentre il biglietto verde dollaro si è rafforzato al massimo di due settimane rispetto a un paniere delle principali valute.

La rinnovata debolezza che circonda la coppia arriva proprio quando si assiste alla ripresa del dollaro, che a sua volta spinge l’indice della valuta USA a nuovi picchi, appena al di sotto della barriera di 93,00.

Alle ore 12.09 circa, il cambio EUR/USD è fermo a 1,1793, con un calo dello 0,18%.

L’euro si indebolisce e il dollaro ritrova il suo ruolo di valuta rifugio? Cosa aspettarsi.

Euro Dollaro: la coppia è in ribasso, i dettagli

La moneta unica rimane sotto pressione e lunedì 13 settembre trascina l’EUR/USD a nuovi minimi delle ultime due settimane.

Nello specifico, la coppia aveva toccato quota 1,1791 il 29 agosto, per poi correre verso importanti picchi. Dal massimo del 3 settembre a 1,895, l’euro dollaro ha quindi perso circa lo 0,90% (considerando il valore del cambio delle ore 12.23 a 1,1789).

In generale, l’EUR/USD viene scambiato ben al di sotto di 1,18. L’umore cauto del mercato sta facendo crescere il dollaro rifugio. Inoltre, le preoccupazioni per l’aumento dell’inflazione negli Stati Uniti, le intenzioni di riduzione degli stimoli della Fed e le elezioni tedesche stanno spingendo la coppia al ribasso.

Euro sotto pressione: i motivi

La moneta unica perde terreno in un momento delicato per la regione. Innanzitutto, sale l’attesa per le elezioni in Germania, motore economico da sempre di tutta l’Europa.

Il candidato SPD Olaf Scholz si è rifiutato di escludere una colazione con la sinistra radicale Die Linke nell’ultimo dibattito televisivo, e questo potrebbe preoccupare i mercati, dando uno scossa all’Europa e alla sua moneta.

Scholz, di centrosinistra, sarebbe rassicurante per gli investitori soprattutto alla guida di una grande coalizione. I giochi elettorali tedeschi sono ancora tutti aperti e ben studiati.

Sullo sfondo, inoltre, è rimasto il messaggio della scorsa settimana della BCE, per alcuni un po’ confuso. L’istituto con sede a Francoforte ha annunciato il rallentamento del suo schema di acquisto di obbligazioni, ma ha insistito sul fatto che sta solo “ricalibrando” i suoi strumenti. La divisione all’interno della banca ha eliminato una mossa che sarebbe stata considerata “da falco”, ovvero l’avvio di un vero e proprio tapering.

Altri temi caldi per l’euro, in grado di spingere la sua debolezza, sono la ripresa economica asimmetrica nella regione; l’inflazione; l’andamento della variante Delta e il ritmo della campagna vaccinale.

Dollaro corre verso nuovi massimi

Da considerare, nella valutazione dell’andamento della coppia, è naturalmente il dollaro. Il biglietto verde si sta rafforzando.

L’aspettativa del mercato che la Federal Reserve possa ridurre il suo stimolo prima piuttosto che dopo, nonostante l’aumento dei contagi, sta ridando linfa alla valuta USA.

L’indice del dollaro è salito dello 0,3% a 92,880 nelle prime ore di negoziazione europee del 13 settembre, il livello più alto dal 27 agosto.

Questa settimana è prevista una raffica di dati economici statunitensi, a partire dai dati sui prezzi al consumo statunitensi di martedì, che inquadreranno i progressi dell’economia in vista della riunione Fed della prossima settimana.

Intanto, gli ultimi commenti provenienti da banchieri Federal Reserve restano piuttosto convinti della necessità di avviare il tapering. E il dollaro ne sta beneficiando.

Anche l’incertezza sul piano di spesa per le infrastrutture da 3.500 miliardi di dollari dei Democratici ha il suo peso. Il senatore democratico conservatore Joe Manchin si rifiuta di sostenere il vasto disegno di legge e vuole rallentare il dibattito.

La coppia EUR/USD, inoltre, è in calo anche a causa dell’intenzione dichiarata della Cina di smantellare AliPay, una delle più grandi società di pagamento della seconda economia. L’atteggiamento normativo di Pechino sembra implacabile e sta pesando sui titoli globali, non solo su quelli locali. A sua volta, il dollaro rifugio guadagna terreno.

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