L’Euro-Dollaro prosegue la discesa iniziata ieri scaturita dai buoni dati cinesi e dal rally del petrolio. Oggi non è da escludere una discesa sotto 1,12$, focus su inflazione.
In attesa delle Borse europee, il cambio Euro-Dollaro prosegue la discesa iniziata nella seduta di ieri che ha fatto crollare il cross sotto quota 1,13$. Il deciso calo della sessione scorsa è dovuto principalmente al ritorno della propensione al rischio generata dai buoni dati dell’import-export cinese e dal rally del petrolio che ormai è tornato stabilmente sopra quota 40$ in vista del meeting di Doha.
Eppure, i dati pubblicati ieri dall’istituto di statistica statunitense non sono stati proprio brillanti dato che le vendite al dettaglio del mese di marzo e l’indice dei prezzi alla produzione USA sono risultati al di sotto delle aspettative. Oggi sarà un’altra giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti market mover che influiranno sicuramente sulla direzionalità dell’EurUsd.
Euro-Dollaro in netto calo con il ritorno della propensione al rischio
Seduta di ieri in netto ribasso per il cambio Euro-Dollaro che è tornato sotto quota 1,13$ grazie al ritorno della propensione al rischio degli investitori. Il cross anche in avvio di mattinata continua a scambiare in territorio leggermente negativo, proseguendo così il trend di ieri.
A generare gli acquisti sul Dollaro americano sono stati i dati pubblicati in Cina sull’import e sull’export, che hanno mostrato un vigoroso rimbalzo rispetto al disastro di febbraio quando l’export crollò del 25%.
Inoltre, il rally del petrolio causato dall’aspettativa degli operatori su un congelamento della produzione da parte dei maggiori produttori mondiali ha aiutato a distendere i nervi degli operatori.
Euro-Dollaro: male i dati macro USA di ieri, dubbi sul rally dell’Oil
Tuttavia, i dati sulle scorte di petrolio USA hanno mostrato un aumento ben oltre le attese mentre l’Opec ha tagliato le stime della domanda per i prossimi mesi, il che suggerisce che l’eccesso di offerta perdurerà ancora nel tempo.
I dati macro statunitensi pubblicati ieri invece non hanno dato una buona impressione. Le vendite al dettaglio e l’indice dei prezzi alla produzione di marzo sono risultati ben al di sotto delle aspettative il che dovrebbe suggerire una maggiore cautela del FOMC nel rialzare i tassi nei prossimi mesi. FOMC che è ancora piuttosto confuso date le dichiarazioni dei membri di questi giorni in pieno contrasto tra loro.
Euro-Dollaro: i market mover di oggi, giovedì 14 aprile
I vari presidenti locali della Federal Reserve però su un punto sono in accordo: i prossimi rialzi dipenderanno dai dati e sarà quindi importante monitorare l’andamento di questi. A tal proposito, oggi verranno pubblicati importanti market mover sia nell’Eurozona che negli Stati Uniti.
Per l’Eurozona sono attesi in giornata i seguenti market mover:
- inflazione Italia (marzo) ore 10:00;
- inflazione Eurozona (marzo) ore 11:00.
Dagli Stati Uniti invece arriveranno i seguenti dati macro:
- richieste di disoccupazione continue e iniziali ore 14:30;
- inflazione (marzo) ore 14:30;
- indice dei principali prezzi al consumo (marzo) ore 14:30;
- redditi reali (marzo) ore 14:30.
In più, nel corso della giornata prenderanno la parola il presidente della Federal Reserve di Atlanta, Dennis Lockart, e il membro della Fed Jerome Powell.
Euro-Dollaro: analisi tecnica su base daily
Cosa aspettarsi quindi per la giornata di oggi? Nonostante il brusco calo di ieri, la connotazione grafica del cambio Euro-Dollaro rimane rialzista con le medie mobili girate ancora tutte a rialzo.
Il cross nella seduta scorsa ha rotto il supporto psicologico offerto dalla media mobile di breve, il che proietta il cross verso la seconda zona di supporto psicologica offerta dalla media a 60 periodi in area 1,1132$ che corrisponde all’incirca a quella dei supporti statici visti in colore bianco e giallo.
Per arrivare su tali obiettivi, il cambio potrebbe effettuare un pullback sulla media mobile di breve (poco sopra il livello di 1,13$), più che altro per testarne la validità come resistenza. Gli indicatori tecnici segnalano la fase di ribasso con il RSI in decisa discesa sui valori di neutralità e l’ADX che segnala una ripresa di forza del trend negativo.
Oggi molto dipenderà dai dati macro in uscita. Se l’inflazione dell’Eurozona dovesse deludere, è possibile che si accentui la discesa soprattutto se quella degli USA dovesse risultare oltre le attese.
Se entrambi i dati dovessero deludere, è possibile invece che si assita ad un rialzo dell’Euro (da valutare l’impatto sulle Borse dei dati). Infine, se l’inflazione UE dovesse superare il consenso e quella USA no, allora non sarebbe improbabile assistere ad un rialzo. Nel caso si dovesse assistere ad un allungo del cross, il primo livello da rompere sarebbe quello di 1,1307$ (media mobile di breve) e 1,1345$ poi.
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