Euro-Dollaro in calo: torna propensione al rischio con Cina e petrolio. FOMC confuso

Livio Spadaro

13 Aprile 2016 - 08:51

Euro-Dollaro in discesa grazie ai dati cinesi e al rimbalzo del petrolio. I membri del FOMC sembrano ancora una volta distanti tra loro, oggi nuovo test di area 1,134$?

Euro-Dollaro in calo: torna propensione al rischio con Cina e petrolio. FOMC confuso

L’Euro-Dollaro questa mattina segna un -0,3% a quota 1,1354$. Il cambio continua così la discesa intrapresa ieri dopo aver toccato il massimo di periodo a quota 1,1464$ in scia ai dati macro sull’inflazione in Germania risultati in linea con le attese. Nel pomeriggio di ieri, e poi in serata, le dichiarazioni di alcuni membri del FOMC potrebbero aver inciso sul cross dato che, come vedremo, si trovano ancora in contrasto tra loro.

Potrebbero aver inciso anche le proiezioni del Fondo Monetario Internazionale che hanno tagliato nuovamente le stime di crescita sia per l’economia USA che per quella dell’Eurozona sottolineando per quest’ultima i rischi di Brexit e di stagnazione secolare in alcuni Paesi membri.

Infine, i buoni dati provenienti dalla Cina e l’aumento delle stime del FMI sul gigante asiatico hanno aumentato la propensione al rischio, rafforzando di conseguenza il Dollaro. Oggi sarà una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di alcuni importanti market mover che avranno certamente influenza sul cambio.

Euro-Dollaro: prosegue la discesa, aumenta propensione la rischio

Avvio di mattinata in ribasso per il cambio Euro-Dollaro che prosegue così la discesa intrapresa ieri dopo aver toccato il massimo di periodo a quota 1,1354$. Il Dollaro sta riprendendo forza su quasi tutti i maggiori cross in scia alle dichiarazioni di alcuni membri del FOMC trapelate tra ieri pomeriggio e la serata, dei buoni dati provenienti dalla Cina e del forte rimbalzo del petrolio.

Euro-Dollaro: i commenti "dovish" di Robert Kaplan e Patrick Harker

Il presidente della Federal Reserve di Dallas, Robert Kaplan, in un discorso tenuto ieri alla Louisiana Tech University ha sottolineato come i dati recenti presentino una discrepanza tra la crescita del PIL americano e il livello di disoccupazione.

Per il dirigente è necessario che questo gap venga colmato in questi mesi prima di procedere ad un rialzo dei tassi di interesse. Ricordiamo che Kaplan per quest’anno non è membro votante del FOMC ma si è espresso contro una stretta monetaria già ad aprile pur tuttavia lasciando intendere che a giugno sarà possibile se arriveranno dati buoni nei prossimi mesi.

Patrick Harker, presidente della Fed di Filadelfia, ha detto di aspettarsi dati più solidi sull’inflazione statunitense prima di rialzare i tassi. Harker ha sottolineato come ancora l’indice dei prezzi al consumo sia ben al di sotto del target del 2%, il che potrebbe implicare una mancanza di credibilità nella banca centrale di raggiungere l’obiettivo prefissato.

Per il trimestre in corso il banchiere si aspetta che l’inflazione resti bassa, o addirittura negativa, salvo poi risalire nel corso dell’anno grazie alla stabilizzazione dei prezzi del petrolio e ad un aumento dei salari. Harker ha quindi concluso che la Fed si muoverà in base ai dati, senza escludere il ritorno dei tassi negativi.

Euro-Dollaro: Lacker e Williams non escludono più di 2 rialzi

Più “falchi” invece Jeffrey Lacker della Fed di Richmond e John Williams della Fed di San Francisco. Il primo ha dichiarato che le proiezioni di dicembre su 4 rialzi nel corso dell’anno sono ancora appropriate. Il secondo invece ha comunicato che 2 o 3 rialzi per quest’anno sono ancora ragionevoli.

C’è quindi discrepanza di opinioni tra i membri del FOMC, votanti e non, il che potrebbe creare un po’ di confusione sia sui cambi che sui mercati finanziari in generale. Sarà quindi importante monitorare l’andamento dei dati macro in uscita in questi giorni. Oggi ad esempio verranno pubblicati alcuni importanti market mover per buona parte negli USA.

Euro-Dollaro: i market mover di oggi, mercoledì 13 aprile

Per quel che riguarda l’Eurozona i dati in uscita oggi sono:

inflazione Francia (marzo) ore 08:45;
inflazione Spagna (marzo) ore 09:00;
produzione industriale Eurozona (febbraio) ore 11:00.

Dagli USA invece arriveranno i seguenti market mover:

vendite al dettaglio di beni essenziali (marzo) ore 14:30;
indice dei prezzi alla produzione (marzo) ore 14:30;
vendite al dettaglio (marzo) ore 14:30;
scorte di petrolio greggio ore 16:30.

Euro-Dollaro: analisi tecnica su base giornaliera

Il quadro grafico del cambio Euro-Dollaro rimane ancora positivo. Le medie mobili sono incrociate tutte a rialzo e ancora non danno segni di inversione di tendenza. Il cross si trova al ridosso del supporto visto in area 1,133$-1,134$ sul quale sembra che voglia tentare un nuovo test. Il RSI segnala una fase di correzione, staccandosi dall’area di ipercomprato e dirigendosi verso la zona di neutralità.

L’ADX è incerto. La tendenza è ancora al rialzo anche se il +DM sta perdendo quota mentre il -DM rimane debole con l’ADX che segnala un trend forte.

Teoricamente il segnale dell’indicatore è ancora positivo ma con questa connotazione non è chiaro se sia affidabile o meno. Per oggi quindi ci si può aspettare un test del livello sopra indicato, la rottura di tale livello dipenderà dall’avversione al rischio di oggi e dai dati macro in uscita nel corso della giornata.

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