Ergastolo ostativo, perché l’Italia è stata condannata da Strasburgo

Elisabetta Scuncio Carnevale

13 Giugno 2019 - 18:44

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Sull’ergastolo ostativo arriva la condanna all’Italia della Corte europea di Strasburgo

Ergastolo ostativo, perché l’Italia è stata condannata da Strasburgo

L’ergastolo ostativo, ovvero il fine pena mai, è contrario ai dettami della Convenzione europea per i diritti umani. A dirlo è una sentenza della Corte europea che condanna l’Italia al pagamento di sei mila euro di spese legali.

Il caso contestato è quello di Marcello Viola. L’articolo 3 della Convenzione europea per i diritti umani, infatti, stabilisce che

“nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti”.

Ergastolo ostativo, Italia condannata su caso Viola

La Corte di Strasburgo ha condannato il governo italiano al pagamento di 6 mila euro di spese legali per Marcello Viola, finito all’ergastolo negli anni ’90 per associazione mafiosa, omicidi e rapimenti. L’Italia gli ha inflitto l’ergastolo ostativo che non offre al condannato alcun tipo di beneficio o premio, nonostante vi fossero molti rapporti che ne evidenziavano la buona condotta e i cambiamenti positivi nel comportamento.

Secondo la Corte di Strasburgo, privare un uomo della possibilità di riabilitarsi e della speranza di una futura libertà viola il principio base della Convenzione dei diritti umani: il rispetto della dignità umana.

I giudici europei osservano anche che questo è un problema strutturale dell’ordinamento italiano e chiedono una modifica della legislazione.
 Anche se la Corte non minimizza i reati commessi da Viola, che considera comunque molto gravi, osserva che non si può negare la libertà a un uomo soltanto perché si rifiuta di collaborare con la giustizia. Per i magistrati europei la scelta di collaborare non sempre è libera, ma spesso dettata da timori di ritorsioni.

Differenza tra ergastolo ed ergastolo ostativo

“Un pronunciamento storico”. Così l’associazione Nessuno tocchi Caino ha commentato la sentenza della Corte europea.

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