Equitalia, blocco riscossioni fino a metà 2014? I possibili effetti della mini sanatoria

Valentina Brazioli

6 Dicembre 2013 - 09:13

Equitalia, c’è chi sostiene sia possibile il blocco delle riscossioni, per i primi 6 mesi del 2014, a causa della mini sanatoria sugli interessi. Vediamo insieme perché.

Equitalia, blocco riscossioni fino a metà 2014? I possibili effetti della mini sanatoria

Equitalia e il blocco delle riscossioni, due concetti che non siamo certamente abituati a vedere insieme, ma che fanno ben sperare più di un italiano attanagliato dalle molte, troppe cartelle esattoriali. Infatti, la mini sanatoria che prevede la possibilità di saldare il dovuto senza pagare i relativi interessi di mora, rischia addirittura di bloccare l’attività di riscossione per i primi 6 mesi del 2014. Ma come mai? Lo ha spiegato Oreste Saccone di Lef, Associazione per la legalità e l’equità fiscale, all’agenzia di stampa Adnkronos: secondo quanto stabilito con il maxiemendamento del Governo alla legge di Stabilità, Equitalia è tenuta ad inviare, via posta ordinaria, comunicazioni a tutta la platea dei possibili interessati alla mini sanatoria, interrompendo di fatto, per metà del 2014, le attività di riscossione. Sarà veramente così? Difficile affermarlo con certezza, ma, effettivamente, entro il 30 maggio 2014 le lettere giungeranno nelle case degli italiani, e dal quel momento ci sarà un mese di tempo (fino al 30 giugno 2014) per sottoscrivere l’atto, versando subito il 50% dell’importo dovuto, e il resto entro il 16 settembre. La domanda che la Lef si pone quindi è: possibile che Equitalia bussi lo stesso alla porta di chi, fino a giugno dell’anno prossimo, ha ancora il diritto di ridefinire la propria posizione debitoria? Ecco uno dei tanti dubbi in attesa di avere risposta con l’apposito decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che dovrà definire tutte le modalità operative di questa mini sanatoria, contenuta nel maxi emendamento che è ancora all’esame della Commissione Bilancio della Camera dei deputati.

La mini sanatoria: ecco come nasce

C’è comunque da dire che questo famoso maxiemendamento alla Legge di Stabilità ha avuto una storia lunga e tormentata: basti pensare che la cosiddetta mini sanatoria, in origine, non doveva essere tanto “mini”: si è passati da una prima proposta di condono fiscale e contributivo sulle cartelle esattoriali fino a dicembre 2012 (né interessi e né sanzioni, pagando solo l’80% dell’importo a ruolo), all’idea di una possibile “rottamazione” delle suddette cartelle, da pagare per intero ma senza né sanzioni né interessi di mora. La soluzione trovata dal Governo, come troppo spesso accade quando si tratta dell’esecutivo targato Letta-Alfano, alla fine era tutta incentrata al ribasso: si paga quanto dovuto senza sconti, sanzioni comprese, ma niente interessi di mora.

Mini sanatoria: chi ci guadagna?

Una misura che ha scontentato molti, in quanto portatrice di autentici benefici solo per chi ha cartelle particolarmente vecchie, dove gli interessi hanno raggiunto ormai livelli di una certa importanza. Nessuna attrattiva, invece, per chi ha debiti più recenti, né tantomeno per chi ha già definito con Equitalia un piano di rateizzazione o sta pensando di farlo. I vantaggi connessi all’azzeramento degli interessi, infatti, si scontrano con l’obbligo di pagare tutto il dovuto in tempi piuttosto rapidi.

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