Eppi, periti industriali: contributi e scadenze. Come funziona la cassa di previdenza

Isabella Policarpio

9 Aprile 2021 - 16:52

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L’Eppi è la cassa previdenziale dei periti industriali laureati e non. Ecco come funziona e tutte le informazioni utili su pensioni e contributi obbligatori.

Eppi, periti industriali: contributi e scadenze. Come funziona la cassa di previdenza

Guida all’Eppi, l’Ente di Previdenza dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati. Gli scritti sono tenuti a versare i contributi soggettivi, integrativi e di maternità e hanno diritto ad una serie di trattamenti pensionistici e assicurativi.

Spieghiamo come funziona, le scadenze previste per il 2021 e come procedere alla cancellazione.

Eppi, periti industriali: cos’è e come funziona

La fondazione di diritto privato per la previdenza dei periti industriali è l’Eppi. Il calcolo previdenziale sulle pensioni è contributivo. Le forme di assistenza della cassa riguardano chi esercita la professione, ma anche i loro familiari.

L’iscrizione all’Eppi è necessaria per chi esercita l’attività di libera professione, con registrazione all’Albo dei periti industriali. L’iscrizione alla cassa di previdenza è obbligatoria, anche in caso di collaborazione coordinata continuativa.

La registrazione è richiesta per qualunque prestazione, con competenze da perito industriale.

Contributi obbligatori Eppi

Gli iscritti all’Eppi devono versare alla cassa previdenziale il contributo soggettivo (obbligatorio per tutti i periti industriali liberi professionisti), il contributo integrativo per le spese di gestione dell’Ente e il supporto agli iscritti in condizioni di bisogno e, infine, il contributo di maternità per sostenere le mamme iscritte all’ente o i papà.

La percentuale del contributo soggettivo è pari al 18% del reddito professionale netto da lavoro autonomo. Esiste poi un limite massimo e un limite minimo di versamento, relativo ad ogni singolo anno: per il 2021 tale limite è 13.993,74 euro mentre quello minimo 1.832,94 euro.

Il contributo soggettivo è fiscalmente deducibile.

Invece la percentuale del contributo integrativo è pari al 5% del valore della fattura e in essa va inserito. Anche in questo caso, esistono dei limiti relativi ad anni diversi: per il 2021 il limite minimo è pari a 509,15 euro annui con un volume d’affari pari o minore di 10.183 euro. Questo contributo, salvo casi eccezionali, non è deducibile fiscalmente.

Il contributo di maternità è determinata dal Consiglio di Amministrazione annualmente sulla base delle disposizioni di cui all’articolo 83 del decreto legislativo 151/2001. Come il contributo soggettivo, quello di maternità è deducibile fiscalmente.

Scadenze

Gli iscritti all’Eppi devono rispettare delle scadenze predeterminate per adempiere agli obblighi contributivi e presentare il modello reddituale Eppi 03. Queste sono indicate nella sezione “Scadenze” del sito istituzionale della cassa previdenziale e, precisamente, sono:

  • 15 dicembre di ogni anno per il primo acconto
  • 15 aprile di ogni anno per il secondo acconto
  • 30 settembre di ogni anno per la presentazione del modello EPPI 03 e il saldo

Altri termini e scadenze da tenere a mente sono:

  • 60 giorni per la variazione dello status professionale a partire dalla data del cambio
  • 30 giorni per comunicare la variazione di residenza all’anagrafe

Dichiarazioni e modelli Eppi

Per compilare la dichiarazione dei redditi, l’Eppi ha formulato un vademecun in 10 passi per inserire le informazioni in maniera corretta, scegliere quanto versare (se in modo agevolato oppure ordinario) e inviare.

Chi è qualificato come non professionista e dà avvio alla libera attività deve compilare il modello Iscrizione professionista EPPI 01; chi è qualificato come iscritto professionista e cessa la libera attività deve compilare il modello Fine attività EPPI 04; chi, dopo un periodo di interruzione, riprende la libera attività è tenuto alla compilazione del modello Ripresa attività EPPI 014.

Eppi 600 euro

Per agevolare i propri iscritti, la cassa previdenziale ha aderito al bonus di 600 euro previsto dal Decreto Rilancio (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 128 del 19 maggio 2020): si tratta di una indennità ai liberi professionisti iscritti alle Casse privatizzate per i mesi di aprile e maggio 2020.

Pensioni e prestazioni per gli iscritti

L’Eppi corrisponde ai propri iscritti le seguenti prestazioni:

  • pensione di vecchiaia
  • pensione di inabilità
  • assegni di invalidità
  • pensione indiretta e di reversibilità
  • indennità di maternità

La pensione di vecchiaia e gli assegni d’invalidità decorrono dal 1° giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Le pensioni indirette e di reversibilità, invece, decorrono dal 1° giorno del mese successivo al decesso dell’iscritto.

Invece per quanto riguarda la pensione di vecchiaia, gli iscritti possono optare per la decorrenza riferita alla maturazione del diritto “con applicazione del relativo coefficiente di trasformazione da rapportare al montante conseguito fino alla stessa data”, come indicato nel Regolamento previdenziale dell’Ente.

Cancellazione Eppi

La cancellazione dalla cassa previdenziale deve essere effettuata compilando il modulo pdf di “Autocertificazione di non esercizio di attività autonoma di libera professione le cui prestazioni rientrino nelle competenze specifiche del Perito Industriale”.

Qui bisogna indicare:

  • dati anagrafici
  • dati riguardanti il collegio provinciale di appartenenza
  • residenza anagrafica
  • la data a partire dalla quale è cessata l’attività autonoma

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