L’energia green costa davvero più di quella “tradizionale”?

Chiara Ridolfi

10/11/2020

02/12/2021 - 10:41

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L’energia green costa davvero di più della proposta fossile? Quali fattori incidono sul prezzo finale? Andiamo a fare chiarezza e ad approfondire questa tematica.

L’energia green costa davvero più di quella “tradizionale”?

Secondo i dati di Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, il 36% dei consumi di energia elettrica di settembre 2020 derivano da rinnovabili. Un dato che mostra una domanda in crescita, seppur non vertiginosa, dal momento che nello stesso periodo dell’anno precedente si aveva un 33%.
Un segnale importante che mostra come gli italiani siano sempre più attenti alle loro scelte, anche a quelle della componente energetica.

Ma come si ottiene l’energia rinnovabile? È vero che la produzione di questo tipo di energia è molto più costosa di quella tradizionale? Andiamo a fare chiarezza su queste tematiche e soprattutto cerchiamo di avere maggiori informazioni riguardo i fattori che incidono sul costo dell’energia green.

L’energia pulita costa di più della fossile?

Iniziamo dicendo subito che produrre energia elettrica pulita è storicamente più dispendioso rispetto alla produzione a combustibili fossili, ma nell’ultimo periodo il gap di prezzo tra produzione di energia verde e nera si è di gran lunga ristretto, portando così la produzione delle due proposte ad essere sempre più vicina come costi.

Basti pensare che tra il 2009 e il 2015 i prezzi di produzione dell’eolico sono scesi dell’80%, mentre per il solare la diminuzione si è attestata al 40% su base mondiale. Rispetto al passato inoltre la differenza tra costo di produzione di energia rinnovabile e fossile sta sempre più scomparendo e secondo un report commissionato da Greenpeace alla Lappeenranta University della Finlandia ben presto le cose cambieranno.
Nei prossimi anni, infatti, si assisterà ad una sempre maggiore convenienza della componente energetica fotovoltaica, che entro il 2030 potrebbe diventare anche la fonte più economica tra le varie scelte.

I costi per la produzione di energia pulita continuano a scendere grazie all’aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo su questi sistemi produttivi. Sempre più Paesi del G20 stanno spostando i propri investimenti dal carbone e dal fossile alla componente green. A far scendere i costi di produzione della componente elettrica green non sono solo gli investimenti dei governi, ma anche l’aumento della domanda derivante dalla maggiore attenzione delle famiglie al proprio impatto sull’ambiente.

Perché l’energia green costa di più (per ora) di quella tradizionale?

I costi dell’energia pulita sono più alti in confronto alle fonti fossili per differenti motivazioni, una delle principali è l’intermittenza della produzione. La forza del vento o il calore del sole non sono infatti costanti, ciò vuol dire che non offrono un apporto identico di energia durante tutto l’arco dell’anno. La produzione di energia green non è infatti programmabile, dato che dipende dalle condizioni metereologiche.

Per riuscire quindi a immagazzinare la componente energetica gli impianti hanno bisogno di batterie e sistemi di backup che permettano l’accumulo dell’energia prodotta. Questi sistemi hanno però un costo molto elevato, che si va ad aggiungere alle spese necessarie per l’adeguamento del sistema elettrico e per il trasporto di energia green.
Oltre a questo elemento, a incidere sul prezzo finale, è anche la minore densità energetica prodotta dalle fonti rinnovabili. Difatti le fonti fossili hanno una densità energetica centinaia di volte maggiore rispetto alle proposte green, ciò significa che per produrre energia pulita è necessario avere più materiale, elemento che ovviamente incide sul costo finale.

Sebbene negli ultimi anni si sia riusciti a ridurre il costo dell’energia green, il prezzo di generazione del kilowattora elettrico verde è ancora più alto in confronto alle fonti “tradizionali”. Per riuscire a superare questa differenza bisognerà continuare, nei prossimi anni, a investire in tecnologia e processi.

Perché scegliere energia rinnovabile?

L’energia è la fonte principale di produzione di CO2 nel mondo, di gran lunga staccata da tutte le altre cause.
Scegliere energia pulita è l’unico sistema per riuscire a non compromettere oltre l’ecosistema in cui viviamo. Possiamo fare tante azioni per aiutare il mondo ad essere un posto migliore: riciclare la plastica, scegliere prodotti a km 0, ma avere un’offerta energetica veramente green è il primo passo per aiutare il nostro Pianeta (e noi) a stare meglio.

Le famiglie italiane, per l’approvvigionamento di energia in un anno, necessitano di un’emissione di 842 kg di CO₂, un’emissione pari a dieci viaggi in auto da Napoli a Milano con un’auto a benzina. Un dato che permette di capire quanto il nostro stile di vita sia nocivo per il Pianeta e che ha spinto molte famiglie a ripensare i propri consumi e a scegliere fornitori di energia 100% green.

Un esempio è NeN, azienda che ha deciso di offrire ai suoi clienti solo energia 100% green, proveniente da centrali eoliche, solari e idroelettriche sparse su tutto il territorio nazionale. Una proposta che permette di ridurre il proprio impatto sul pianeta e di avere una soluzione semplice e chiara per le proprie bollette.
Un’ottima scelta per liberarsi anche di altri elementi fastidiosi oltre all’energia nera, come i costi nascosti, i canoni extra, i riprezzamenti periodici o i conguagli improvvisi.

In collaborazione con NeN

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