Elezioni Germania: Angela Merkel dichiara guerra a Facebook

Marco Frattaruolo

16 Gennaio 2017 - 13:25

Il cancelliere tedesco Angela Merkel in vista delle prossime elezioni deve fare i conti con le bufale sul proprio conto pubblicate da movimenti di estrema destra su social e siti e ripresi dai giornali.

Elezioni Germania: Angela Merkel dichiara guerra a Facebook

Angela Merkel contro Facebook. La cancelliera tedesca, che nei prossimi mesi sarà impegnata nella campagna elettorale che potrebbe farle ottenere il quarto mandato di fila come cancelliere, nelle ultime settimane è stata vittima di una pesante campagna di disinformazione portata avanti da simpatizzanti di estrema destra che avrebbero diffuso notizie false sul suo conto, con l’obiettivo di screditarla politicamente.

Per correre ai ripari il governo guidato dalla Merkel sta aumentando la pressione su Facebook e altri social network in modo da poter arginare la diffusione di messaggi e notizie false.
Lo scorso sabato, 14 gennaio, il partito della Merkel (CDU - Unione Cristiano-Democratica), ha fatto sapere di essere alla ricerca di una coalizione politica per poter mettere mano a una legislazione che imporrebbe a Facebook e agli altri social network di rispondere ai reclami dei propri utenti ed eliminare i contenuti contestati entro 24 ore.

Nel caso venisse approvato, si tratterebbe del regolamento più rigido al quale Facebook sarà costretto ad attenersi.
Di seguito vediamo in che modo la Merkel è stata vittima di notizie false e quali misure è pronto ad adottare il parlamento tedesco.

Elezioni Germania: la campagna di disinformazione contro Angela Merkel

La reazione del governo Merkel arriva in seguito alla campagna di disinformazione condotta negli ultimi mesi da attivisti e movimenti riconducibili all’estrema destra tedesca volta a mettere in cattiva luce l’immagine dell’attuale cancelliere.
Il modus operandi di questi produttori di bufale passa per la diffusione di articoli denigratori, creati ad hoc per "sfondare" sui social, nei confronti di Angela Merkel.

Le notizie - parzialmente o completamente false - vengono pubblicate con un titolo ad effetto e condivise sui social dalla testata, la quale le rilancia attraverso profili fake in modo da poter raggiungere un più vasto numero di utenti.
Non è difficile, poi, che la notizia venga ripubblicata da altri siti, che a loro volta la ri-condividono sulle pagine social ri-mettendo in moto la macchina delle condivisioni.

È quindi chiaro che se la bufala non viene fermata sul nascere questa sia in grado di espandersi a macchia d’olio andando ad incidere pesantemente sull’opinione pubblica.

I siti che negli ultimi mesi hanno portato avanti la campagna di disinformazione contro Angela Merkel sono per lo più riconducibili all’estrema destra tedesca. Da Junge Freiheit, settimanale vicino al partito anti-europeista e populista Alternativa per la Germania (AfD). Arriviamo così ai siti Deutsche Wirtschafts Nachrichten e Anonymousnews.ru, quest’ultimo “specializzato” in notizie false e complottiste care al governo russo.

Affinché questa campagna di disinformazione non finisca per influenzare i risultati delle prossime elezioni federali, il governo Merkel ha quindi deciso di intervenire creando un apposito regolamento che andrebbe a mettere dei paletti alla libertà di espressione sui social.

Stephan Harbarth, esponente della CDU, ha dichiarato che “i social network impiegano troppo tempo per rimuovere commenti offensivi prima che questi possano creare una spirale senza controllo”.
Il parlamentare ha poi continuato: “ci sono chiari limiti alla libertà di espressione nel mondo reale che non sono stati ancora applicati online e sul quale bisogna intervenire. Si tratta di messaggi d’odio così come di notizie false”.

Lo stesso Harbarth ha comunque rassicurato i cittadini tedeschi, che una eventuale regolamentazione della libertà di espressione sui social network non avrà come scopo quello di migliorare le possibilità di vittoria della CDU alle prossime elezioni, ma di proteggere il processo democratico della Germania dai tentativi di manipolazione dell’opinione pubblica attraverso l’abuso e la manipolazione di strumenti di informazione.

Elezioni Germania: stretta del governo Merkel contro le bufale social

Quello che viene contestato ai social, in particolare a Facebook, dal governo di Angela Merkel è la lentezza con la quale questi intervengono di fronte ai reclami dei propri utenti che chiedono di eliminare contenuti offensivi nei loro confronti.

Per questo il Ministero della Giustizia tedesco nei prossimi giorni è intenzionato a elaborare un disegno di legge contenente un vero e proprio “catalogo delle multe” contro le violazioni.
Thoma Oppermann, parlamentare del Partito Socialdemocratico tedesco (facente parte della coalizione che forma l’attuale governo), le scorse settimane aveva accennato al quotidiano Der Spiegel che le sanzioni potrebbero arrivare fino a un massimo di 500.000 euro, e che a suo avviso siti come Facebook dovrebbero essere tenuti a pubblicare messaggi di "correzione" dopo aver provveduto alla rimozione di contenuti offensivi.

Dal canto suo Facebook si è già detta attiva nel cercare di contrastare discorsi di odio e contenuti xenofobi dalla propria piattaforma, tendendo così la mano alla legislazione tedesca.
Il colosso social ha inoltre fatto sapere che presto inizierà a lavorare con aziende indipendenti tedesche per identificare e verificare eventuali notizie e tag finti. In un comunicato il social di Mark Zuckerberg ha dichiarato: “Siamo consapevoli delle nostra responsabilità e di dover accettare incondizionatamente” le proposte del governo tedesco.

La diffusione di notizie e messaggi falsi sul conto della cancelliera Angela Merkel, ad ora ,avrebbe contribuito ad aumentare le quotazioni del partito anti-europeista e populista Alternativa per la Germania (AfD), da sempre ferocemente critico nei confronti delle politiche adottate dal governo Merkel in tema di immigrazione e accoglienza.

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