Elezioni 2013, testa a testa: Monti vs. Berlusconi. Cosa potrebbe accadere all’euro?

Erika Di Dio

22 Febbraio 2013 - 12:57

Elezioni 2013, testa a testa: Monti vs. Berlusconi. Cosa potrebbe accadere all’euro?

Tra due giorni, avranno luogo le elezioni del Parlamento italiano. Con un forte incombente Primo ministro in carica Mario Monti e l’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, entrambi candidati, il risultato delle prossime elezioni è tutt’altro che definito.

Molti analisti ritengono che la corsa per il primo ministro sarà molto stretta. In effetti, i sondaggi d’opinione tenutisi di recente hanno dimostrato che la leadership di Monti sulla coalizione di Berlusconi è scesa ad appena il 3,5%.

La previsione è, a dir poco, è abbastanza preoccupante. Se Berlusconi vincerà, l’Italia potrebbe tornare a dove si trovava verso la fine del 2011, cioè nel caos e avrebbe bisogno di un piano di salvataggio.

Cos’ha Berlusconi che non va?

Silvio Berlusconi, uno degli uomini più ricchi del mondo, è un politico italiano e magnate dei media. In poco tempo è salito alla ribalta della politica italiana nel 1994, quando è stato eletto alla Camera dei Deputati per la prima volta. Da allora, è stato Presidente del Consiglio per ben quattro volte.

Nel suo ultimo mandato, a causa dei crescenti problemi fiscali legati alla crisi del debito sovrano dell’UE, è stato costretto a rassegnare le dimissioni da primo ministro. Durante la sua lunga carriera politica, Berlusconi è stato coinvolto in più di 20 casi giudiziari, anche per evasione fiscale, accuse di prostituzione minorile, ecc.

Al contrario, l’attuale primo ministro Mario Monti, pur essendo ben lungi dall’essere perfetto, ha fatto del bene. Nel suo "regno", è stato in grado di ridurre l’enorme deficit di bilancio del paese in modo significativo e ad introdurre riforme modeste.

Cosa potrebbe accadere all’euro?

Questo ci porta a uno scenario interessante per quanto riguarda l’euro. Mentre scrivo, la coppia sta testando una linea di tendenza al rialzo, la cui rottura potrebbe portare a ulteriori perdite per EUR / USD. Con la pressione di vendita sull’euro che si è andata a formare nei giorni scorsi, i risultati delle elezioni potrebbero benissimo fungere da catalizzatore per un importante breakout.

Da una prospettiva a lungo termine, se il prezzo riuscirà a mantenersi al di sotto di questa linea di tendenza, ciò potrebbe segnalare l’inizio di una nuova tendenza e potrebbe portare EUR / USD giù a 1.3000.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Babypips

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