Ессо реrсhé lа Ѕраgnа nоn асquіѕtеrà і сассіа F-35 dаglі Ѕtаtі Unіtі

Luna Luciano

7 Agosto 2025 - 18:32

La Spagna blocca l’acquisto dei caccia F-35 dagli USA. Scopri perché Madrid ha scelto la via europea tra tensioni politiche e nuove strategie militari.

Ессо реrсhé lа Ѕраgnа nоn асquіѕtеrà і сассіа F-35 dаglі Ѕtаtі Unіtі

La Spagna sembra essere in rotta con gli Stati Uniti ed è pronta a sospendere l’acquisto degli F-35, nonostante i 6,25 miliardi di euro stanziati. Lo ha annunciato il governo spagnolo dopo che la notizia è stata pubblicata dal quotidiano El País, mettendo fine, almeno per ora, a una lunga trattativa con Washington e il colosso della difesa Lockheed Martin.

La Marina Militare spagnola aveva valutato da tempo la possibilità di adottare la versione F-35B a decollo e atterraggio verticale per sostituire gli AV-8B Harrier, mentre l’Aeronautica considerava l’F-35A come soluzione provvisoria in attesa del nuovo caccia europeo FCAS. Ma oggi, Madrid sembra intenzionata a virare su alternative interamente europee, come l’Eurofighter.

Alla base di questa inversione di rotta ci sono motivazioni economiche, strategiche e soprattutto politiche. Il gelo tra il Primo Ministro Pedro Sánchez e il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, esploso a causa della richiesta americana di aumentare le spese militari fino al 5% del PIL, ha lasciato il segno. E ora Washington minaccia anche nuovi dazi commerciali.

Questa scelta, però, non è priva di rischi né di sfide, e mette Madrid davanti a una decisione strategica di lungo periodo. Ecco cosa sta accadendo.

Lа Ѕраgnа nоn асquіѕtеrà і сассіа F-35 dаglі Ѕtаtі Unіtі: ecco perché

Le ragioni dietro la sospensione dell’acquisto dei caccia F-35 da parte della Spagna sono molteplici, ma le più rilevanti si concentrano su due fronti: quello economico e quello politico. Da un lato, il governo Sánchez ha dichiarato che la maggior parte dei 10,5 miliardi di euro aggiuntivi destinati quest’anno alla difesa sarà utilizzata per rafforzare la sicurezza europea, non per acquistare armamenti statunitensi. In un momento in cui le priorità strategiche dell’Unione Europea si stanno ridefinendo, Madrid vuole posizionarsi come partner chiave nei programmi militari del Vecchio Continente.

Dall’altro lato, non si possono ignorare le tensioni politiche tra la Spagna e gli Stati Uniti, acuitesi durante l’amministrazione Trump. Il presidente americano aveva richiesto ai Paesi della NATO, inclusa la Spagna, un aumento delle spese militari fino al 5% del PIL. Madrid si è categoricamente rifiutata di accettare tale aumento, considerandolo insostenibile e fuori da ogni logica economica nazionale. Da qui, i rapporti si sono incrinati, e Washington ha reagito ventilando l’introduzione di ulteriori dazi contro prodotti spagnoli.

Questo contesto ha portato alla sospensione di un accordo importante non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche simbolico: l’F-35 rappresentava una stretta cooperazione transatlantica nel settore della difesa. Ora quella cooperazione sembra messa seriamente in discussione.

Addio ai сассіа F-35: quali le alternative e le sfide per la Spagna?

Con l’uscita di scena del programma F-35, la Spagna si trova ora di fronte a un bivio strategico e tecnologico. Da un lato, la Marina spagnola ha bisogno urgente di sostituire gli AV-8B Harrier, che andranno fuori servizio entro il 2030. Senza la versione F-35B a decollo e atterraggio verticale, le alternative diventano molto più limitate. Dall’altro lato, l’Aeronautica Militare dovrà decidere se continuare ad aspettare il futuro caccia europeo FCAS (Future Combat Air System), che non ha ancora effettuato il primo volo e il cui sviluppo procede a rilento, oppure puntare sull’Eurofighter come soluzione ponte.

L’opzione Eurofighter appare sempre più concreta, anche per ragioni industriali: si tratta di un velivolo europeo già in servizio e in costante aggiornamento, prodotto da un consorzio che vede la partecipazione anche della Spagna stessa. Tuttavia, l’Eurofighter non può sostituire le capacità specifiche dell’F-35, come la bassa osservabilità radar e la piena interoperabilità con i sistemi NATO.

Per Lockheed Martin, la decisione spagnola rappresenta un colpo duro. Il produttore americano ha già perso la corsa contro Boeing per il nuovo caccia pesante NGAD, che entrerà in servizio come F-47. Ora si trova a fronteggiare una crescente sfiducia in Europa, dove molti Paesi preferiscono investire in programmi comuni per rafforzare l’autonomia strategica europea nel settore della difesa. Madrid, intanto, dovrà bilanciare i propri interessi industriali, strategici e diplomatici per non ritrovarsi isolata nel panorama internazionale della difesa.

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