ETF: flussi sul mercato europeo ai massimi di 2 anni. I trend di gennaio 2017

admin

13/02/2017

A gennaio 2017 i flussi legati al mercato degli ETF europei hanno raggiunto livelli massimi di due anni. Le analisi di Lyxor sulla situazione per il primo mese del 2017.

ETF: flussi sul mercato europeo ai massimi di 2 anni. I trend di gennaio 2017

Il mercato europeo degli ETF riprende a crescere, toccando livelli che non si raggiungevano da oltre 2 anni. I dati sono relativi al primo mese del 2017 e fanno ben sperare per i prossimi mesi.

Di seguito le analisi di Lyxor sui trend mensili del settore degli ETF e l’andamento del mercato degli Exchange-traded fund in ogni loro dettaglio. Le analisi riguardano non solo le economie emergenti, ma anche quelle dei paesi sviluppati.

ETF: i trend di gennaio 2017 sul mercato europeo

La raccolta netta di nuovi capitali (NNA) per il mese di gennaio 2017 si è attestata a quota 10,8 miliardi di Euro; un livello molto vicino al precedente record di 10,9 miliardi messo a segno nel gennaio del 2015.
Un dato che fa quindi ben sperare per il futuro del settore e che mostra come gli investitori riprendano a puntare sugli ETF.

Anche le masse in gestione totali hanno segnato un rialzo del 2% rispetto alla fine del 2016 raggiungendo così quota 525 miliardi di Euro, nonostante la performance negativa di mercato pari a -0,31%.

Gli ETF sull’azionario dei mercati sviluppati, sulle obbligazioni dei paesi emergenti e sulle obbligazioni societarie hanno beneficiato di afflussi elevati in un contesto di maggiore propensione al rischio.
Gli ETF azionari hanno infatti registrato afflussi cospicui per il valore di 7,2 miliardi di Euro.

Il contesto economico favorevole ha premiato gli ETF, su cui i trader hanno preferito investire, a scapito del mercato azionario. Gli ETF sui mercati sviluppati hanno ottenuto delle ottime performance e potrebbero continuare con questo trend anche per i prossimi mesi.

La situazione è stata simile sie per gli ETF statunitensi sia per quelli europei che hanno registrando una raccolta di 2,5 miliardi di Euro ciascuno. Ma non solo gli ETF degli U.S.A e quelli del mercato europeo hanno performato in maniera ottimale, ma il tren è stato globale.

Il maggiore ottimismo del mercato ha infatti fatto affluire notevoli flussi nel settore degli ETF a livello globale. Non è invece avvenuta la stessa cosa per gli ETF dei mercati emergenti, che hanno segnato un -217 milioni di Euro.
Ma in questo caso dobbiamo vedere i dati più nello specifico, dal momento che una panoramica generale non restituisce la reale situazione.

È interessante notare che gli ETF sugli indici generali dei mercati emergenti hanno registrato deflussi, mentre gli investimenti degli ETF sui singoli paesi emergenti hanno raggiunto il livello più alto dell’ultimo anno a quota 238 milioni di Euro, suddivisi tra Russia, Turchia e Brasile.

Passiamo adesso a vedere la situazione degli ETF Smart Beta. Per il mese di gennaio 2017 questo tipo di ETF hanno ricevuto afflussi significativi per 790 milioni di Euro. Anche gli ETF Value hanno ottenuto ottimi risultati, continuando a beneficiare della rotazione verso strategie più cicliche, con investimenti per 531 milioni di Euro.

Gli investimenti nelle strategie finalizzate a generare reddito sono rimasti elevati in un contesto persistente di bassi rendimenti.
Invece afflussi negli ETF obbligazionari hanno raggiunto un massimo semestrale di 3 miliardi di Euro.

Tali investimenti hanno riguardato soprattutto gli ETF sulle obbligazioni dei mercati emergenti e sulle obbligazioni societarie, al contrario dei Titoli di Stato europei che non hanno registrato afflussi.
Sul mercato dei Titoli di Stato europei pesa infatti il momento di instabilità e le elezioni politiche all’orizzonte.

Passiamo adesso a vedere gli investimenti nelle obbligazioni dei mercati emergenti , che hanno invertito la tendenza rispetto al periodo precedente, tornando così in positivo, a quota 1,2 miliardi di Euro in un contesto di continua ricerca di rendimenti. Questa ha spinto i flussi negli ETF ad alto rendimento a 776 milioni di Euro, il livello più alto degli ultimi 10 mesi.

In un quadro economico in miglioramento, i flussi negli ETF collegati all’inflazione sono rimasti elevati a 323 milioni di Euro. Anche gli investimenti negli ETF obbligazionari con strategia short sono tornati in territorio positivo a 169 milioni di Euro sulla scia dell’aumento dei tassi d’interesse europei.

Un dato che non ha invece destato grandi sorprese è quello degli ETF sulle materie prime, che hanno toccato un massimo semestrale pari a 670 milioni di Euro, con afflussi significativi verso le esposizioni più ampie.
Il dato ci si aspettava comunque che sarebbe stato in aumento dato l’impatto di Trump sulle materie prime per il primo mese di governo.

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