Settimana impegnativa per il presidente della BCE Mario Draghi: oggi alle 16:00 al Parlamento UE, mercoledì in Germania tra le critiche del ministro Schaeuble.
Mario Draghi ha in programma una settimana impegnativa.
Il presidente della Banca Centrale Europea si prepara a volare a Bruxelles e Berlino con un’urgenza crescente: la necessità che i Governi facciano il proprio per sostenere l’attività economica.
Attenzione particolare per l’appuntamento di Draghi nella capitale tedesca, dove il numero uno della BCE perseguirà un solo obiettivo - convincere la Germania a spendere di più, e subito.
Mario Draghi è chiamato a “testimoniare”, leggi rendere conto dell’operato di politica monetaria e del suo ruolo come presidente della BCE, nel periodico appuntamento con il Parlamento Europeo nella giornata di oggi, lunedì 26 settembre. Mercoledì, invece, Draghi sarà ospite alla banca centrale tedesca.
Una delle urgenze principali nell’Eurozona è la lentezza con la quale i Paesi stanno implementando le riforme strutturali. Ma anche si fosse più veloci, gli effetti di tale operato potranno farsi sentire solo a distanza di anni.
E dall’altra parte, la Germania. Per quanto ne pensa Draghi, l’economia più potente d’Europa ha un surplus di bilancio che dà al governo di Angela Merkel lo spazio fiscale per aumentare immediatamente la domanda. Senza alcuna sorpresa, l’opinione di Berlino è ben diversa - per cominciare, la spesa pubblica sta superando la spesa dei consumatori da più di un anno.
"Se escludessimo consumi e costruzioni, la Germania difficilmente sarebbe cresciuta"
ha commentato David Milleker, capo economista alla Union Investment Privatfonds GmbH a Francoforte.
"Potremmo fare di più, ma non si può davvero incolpare il governo di non fare nulla, o almeno non più".
Ma la BCE vuole che i governi facciano di più.
La politica monetaria della BCE rimane sotto pressione, le previsioni degli analisti vedono l’inflazione in pubblicazione sul Calendario Economico questa settimana solamente al +0,4 per cento per la zona euro, ben al di sotto del target a poco meno del 2 per cento.
La disoccupazione nel blocco della moneta unica probabilmente scenderà al 10 per cento ad agosto, dal 10,1 per cento di luglio, secondo un sondaggio di Bloomberg.
La banca centrale di Draghi è così preoccupata per la lentezza strutturale dell’Eurozona che ha istituito una task force sulle riforme economiche per prendere in considerazione possibili nuove idee. Ma nel frattempo, il Consiglio direttivo vuole vedere una crescita della spesa fiscale da alcuni governi, e non ha paura di fare i nomi.
"I paesi che dispongono di spazio fiscale dovrebbero usarlo. La Germania ha spazio fiscale",
ha dichiarato Draghi ai giornalisti l’8 settembre.
Il membro del Consiglio esecutivo Peter Praet ha commentato in un’intervista a L’Opinion la scorsa settimana che l’attuale gap del Paese al 9 per cento del prodotto interno lordo è una "anomalia" che dovrebbe essere ridimensionale attraverso lo sviluppo della domanda interna.
Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha invitato i legislatori tedeschi a prendere una posizione ferma con Draghi nell’incontro di mercoledì, come riportato dal giornale Bild durante il fine settimana. Schaeuble è quantomai irritato dalle critiche di Draghi sul surplus del Governo, e ritiene che la BCE sia in difetto, secondo il giornale tedesco.
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