Draghi ha ribadito i punti cruciali del suo programma e di quello della Bce ieri alla riunione annuale del consiglio economico della Cdu, il partito del cancelliere tedesco Angela Merkel. Il presidente della Banca Centrale ha iniziato invitando tutti i leader europei a "riconoscere che siamo tutti assieme nell’Unione monetaria e che le politiche, ma anche la mancanza di politiche, crea un effetto di ’spillover’ verso altri Paesi membri".
Ruolo della BCE nella crisi
Prima di tutto, Draghi ha sottolineato il ruolo della sua Bce, riconoscendo che in questi mesi ha avuto un ruolo molto attivo nella gestione della crisi e ha ribadito l’impegno ad agire di nuovo se necessario. Tuttavia, ha sottolineato che la politica monetaria ha dei limiti, e che l’Eurozona ha bisogno di una crescita sostenibile. Perciò ha dichiarato, "La Banca centrale può contribuire a garantire il ’funding’ e a risolvere rischi macroeconomici ma non può fornire capitale, né può agire sulla valutazione della singola banca sul merito di credito dei suoi clienti", dando infine la colpa della cattiva crescita all’economia che non produce abbastanza e alle imprese che hanno perso competitività.
Programma OMT
Per quanto riguarda il programma OMT, ora al vaglio della Corte Costituzionale tedesca, Draghi ha ribadito che ora è più essenziale che mai, "perché ci sono cambiamenti potenziali nell’orientamento di politica monetaria, con le conseguenti incertezze, in altre giurisdizioni dell’economia globale integrata", facendo naturalmente riferimento alle politiche della Fed e della BOJ.
Ha poi detto che l’uscita della BCE dalla politica accomodante è "distante dal momento che l’inflazione è bassa e la disoccupazione è alta".
Sull’economia
Per quanto riguarda la situazione economica, il presidente della BCE ha ancora una volta parlato di "segnali stabilizzanti nell’umore, anche se l’incertezza rimane". E ha concluso, "Noi ci aspettiamo che lo stimolo monetario e i miglioramenti sui mercati finanziari supporteranno una ripresa più tardi durante l’anno".
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