Dopo che i dati sui non farm payrolls degli Stati Uniti hanno stravolto le aspettative venerdì scorso, non sorprende che gli analisti avessero scommesso sul fatto che l’attività dei consumatori sarebbe stata forte. E avevano ragione!
La positività del mercato Usa
Le vendite al dettaglio hanno registrato una crescita enorme dell’1,1% nel mese di Febbraio, che non solo è più del doppio rispetto alla lettura prevista dello 0.5%, ma è anche il tasso più veloce da Settembre. Anche i dati core, che escludono gli elementi volatili come i prezzi del carburante, hanno sorpreso al rialzo con una crescita dell’1,0%.
Gli analisti dapprima avevano dei dubbi sulla spesa dei consumatori dal momento che un aumento dei prezzi del gas ha coinciso con l’aumento di due punti percentuali delle imposte sui salari, entrato in vigore all’inizio dell’anno. Questo però non ha impedito ai consumatori di spendere.
Ha anche aiutato il fatto che è ripresa in generale la fiducia dei consumatori, potenziata dai recenti miglioramenti nel settore del lavoro. Tassi ipotecari bassi, mercato immobiliare più forte e più facile accesso al credito hanno anche convinto alcune famiglie ad affittare o ad acquistare nuove case. Questo significa che lo Zio Sam è davvero sulla strada della ripresa?
I "tori" del dollaro sicuramente pensano di sì. Come si può vedere nella tabella sottostante, il dollaro ha iniziato la sua scalata ancora prima che venissero rilasciati i dati sulle vendite al dettaglio degli Stati Uniti. Questo suggerisce che i trader già si aspettavano grandi risultati.
Una volta che il rapporto è venuto fuori, ha confermato i sospetti dei mercati e ha dato il via libera ai trader per acquistare il dollaro in modo aggressivo. Il rally non è neanche stato di breve durata. Si è protratto per ben due ore o giù di lì!
Guardando al futuro, l’impressionante rapporto delle vendite al dettaglio sembra suggerire che vedremo un’economia degli Stati Uniti più forte. Infatti, due delle più grandi imprese finanziarie negli Stati Uniti hanno deciso di aggiornare le loro proiezioni sul PIL per il primo trimestre per l’anno, in seguito alla pubblicazione del rapporto delle vendite al dettaglio. JP Morgan, per esempio, ha aggiornato la sua previsione del PIL al 2,3% dall’1,5%, mentre Goldman Sachs ha alzato le sue previsioni al 2,9% dal 2,6%.
Nonostante le revisioni al rialzo, ho ancora dubbi sul fatto che la Fed deciderà di cambiare la sua politica monetaria. La banca centrale vorrà vedere una forza sostenuta sia sul mercato del lavoro che sul settore immobiliare, prima di avere un ripensamento.
| Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Babypips |
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