Cresce l’attesa del comunicato post riunione della Federal Reserve circa la decisioni di rialzare i tassi di interesse o meno. Intanto le compagnie negli Stati Uniti soffrono per il biglietto verde troppo forte.
Dollaro si blocca in attesa del responso della Fed, che oggi decide se rialzare i tassi di interesse o seguire la linee tracciata in questo momento da molte altre banche centrali.
Il biglietto verde è troppo forte, iniziano i problemi per gli Stati Uniti?
Si riducono le operazioni su dollaro e azioni nella giornata di oggi, nella speculazione che la Federal Reserve abbia una svolta dovish nella sua dichiarazione post-riunione, visti i chiari segnali che vedono la forza del biglietto verde danneggiare i profitti delle compagnie.
Le preoccupazioni che il nuovo governo della Grecia sia pronto a scontrarsi con il resto dell’eurozona circa il debito hanno causato un rallentamento delle borse europee per il secondo giorno consecutivo, con i bond greci che scendono ancora.
Wall Street si aspettava di vedere un inizio stabile. Il dollaro scivola contro l’euro, lo yen e una serie di altre valute chiave nei primi scambi della sessione europea prima di stabilizzarsi.
È in crescita lo scetticismo che la Fed alzerà i tassi entro la metà dell’anno, come era stato previsto.
Altre banche centrali stanno ora nel pieno di un piano di QE e il dollaro forte e il crollo dei prezzi del petrolio stanno spingendo verso il basso l’inflazione degli Stati Uniti.
Le grandi compagnie statunitensi che commerciano all’esterno si lamentano, con una sfilza di multinazionali da Microsoft (MSFT.O) a Procter & Gamble (PG.N) che hanno anticipato che la loro situazione peggiorerà se il biglietto verde dovesse mantenere ancora per molto la sua forza.
“La domanda nella mente di ogni partecipante al mercato è se la più grande banca centrale del mondo seguirà o meno le sue controparti in una politica più
dovish”
ha dichiarato John Kicklighter, di DailyFX.
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