La quotazione del Dogecoin, crypto-meme nata nel 2013, è andata in orbita nell’ultima settimana: +583%. Dall’Ipo di Coinbase ai tweet di Elon Musk, ecco cosa si nasconde dietro al boom.
Sembrava uno scherzo. E forse, all’inizio, lo era. Ma Dogecoin, criptovaluta nata nel 2013 ad immagine e somiglianza di un meme, è ormai nell’olimpo degli asset digitali. La controprova, dopo i tanti segnali degli ultimi mesi, è il +583% maturato in soli 7 giorni, che hanno portato la quotazione della crypto a 0,41 dollari, ben oltre i massimi storici.
Ma cosa si nasconde dietro al boom? Dall’Ipo di Coinbase agli endorsement di Elon Musk, ecco cosa (e chi) sta tirando la volata dalla più improbabile delle valute.
Dogecoin da record, +583% in 7 giorni
Sotto la lente, dunque, l’Ipo lanciata sul Nasdaq dall’exchange Coinbase, lo scorso mercoledì. Un battesimo attesissimo che ha gonfiato, già dalla vigilia, le quotazioni delle prime crypto per market cap, da Bitcoin ad Ethereum, entrambe oltre i massimi storici. E un po’ di vento deve aver soffiato anche sulle vele del Dogecoin, che conta tra i daily trader di Robinhood più di un supporter.
Ma tra i nomi che si sono legati alla crypto, in un delicato equilibrio tra il serio e il faceto, c’è anche Elon Musk, numero uno (o meglio, technoking) di Tesla, bull della prima ora delle valute virtuali e, a tempo perso, trend setter dei mercati. Il tycoon ha dedicato una raffica di tweet al Doge: l’ultimo è stato postato solo stamattina (“Doge Barking at the Moon”). E più che abbaiarle contro, la crypto sembra esserci proprio arrivata sulla luna, con gli investitori che continuano a seguire i cinguettii di Musk come i comandamenti di un vangelo profano.
Quale sia, di preciso, il peso di questi due fattori non è dato saperlo. Ma il risultato è sotto gli occhi di tutti: il Doge vola a 0,41 dollari segnando un formidabile +583% in una settimana, e portando così la market cap oltre i 50 miliardi di dollari. E pensare che era solo uno scherzo, una folle idea dai bassifondi del web.
Una grande bolla?
Certo, lo scetticismo non manca. “Il rialzo del Dogecoin è il più classico esempio di una folle teoria messa in pratica”, ha affermato David Kimberley, analista di Freetrade, aggiungendo che “le persone stanno acquistando la criptovaluta non perchè credono abbia valore, ma perché sperano che altri investitori si aggiungano e spingano in su il prezzo, per poi poter scappare velocemente con il bottino”. Insomma, non sembrano mancare gli ingredienti per una tempesta perfetta, per una grande bolla.
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