Disoccupazione e precari in crescita: caos lavoro in Italia

Daniele Sforza

16 Luglio 2013 - 14:08

Disoccupazione e precari in crescita: caos lavoro in Italia

Disoccupazione e precari in crescita e sull’Italia, l’Ocse lancia l’allarme lavoro. Un caos che il governo Letta è chiamato a risolvere, nel minimo tempo possibile.
Infatti, nel nostro Paese, più della metà dei lavoratori under 25 ha un lavoro precario. In 12 anni la media è stata letteralmente raddoppiata, visto che si è passati dal 26,2% del 2000 al 52,9% del 2012. L’allarme riguarda anche la disoccupazione, visto che nel 2012 la percentuale dei giovani senza lavoro si è attestata al 35,3%. E visto che non c’è fine al peggio, il tasso di disoccupazione è destinato ad aumentare secondo l’Ocse, visto che dal 12,2% registrato a fine maggio 2013, si arriverà al 12,6% di fine 2014.

L’Italia registra la peggiore media europea

Rispetto alla media europea, la disoccupazione in Italia ha visto un tasso di crescita molto più elevato. L’aumento è stato continuo e costante negli ultimi 2 anni.

Inoltre, gli under 25 che non studiano né lavorano rappresentano il 21,4% del campione a fine 2012. Peggio di noi, solo Grecia e Turchia. Un dato piuttosto preoccupante, visto che negli altri Paesi, i giovani hanno continuato a studiare per reagire a un rallentamento del mercato del lavoro. L’anomalia italiana potrebbe avere delle conseguenze molto dure in prospettiva.

L’analisi dell’Ocse

L’Ocse analizza così la situazione italiana:

L’Italia resta uno dei Paesi Ocse con la legislazione più rigida riguardo i licenziamenti, in particolare in merito alla compensazione economica in caso di licenziamento senza giusta causa e la definizione restrittiva di giusta causa adottata dai tribunali.

Una soluzione, per l’Ocse, consisterebbe nella limitazione della diffusione dei reintegri, allo scopo di "migliorare i flussi occupazionali e la produttività".

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