Differenza tra decreto legge e decreto legislativo: cosa cambia

Isabella Policarpio

19/03/2020

Qual è la differenza tra decreto legge e decreto legislativo? Anche se entrambi sono emanati dal Governo, i due decreti presentano grandi differenze. Qui come funzionano e cosa hanno di diverso.

Differenza tra decreto legge e decreto legislativo: cosa cambia

Che differenza c’è tra decreto legge e decreto legislativo? A cosa servono e quando entrano in vigore? Si tratta di due strumenti differenti che sono alternativi al normale iter legislativo. Infatti, di norma, il compito di legiferare spetta al Parlamento, ma in alcune circostanze questo potere viene dato al Governo, che consente un iter più snello e veloce.

Il decreto legge serve nelle situazioni di massima urgenza e necessità e, a differenze della legge ordinaria, entra in vigore immediatamente dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (senza aspettare i 15 giorni detti di vacatio legis); il decreto legislativo, invece, è un provvedimento che vede la collaborazione del Governo e del Parlamento, e anche questo risponde a specifiche esigenze tassativamente determinate dalla Costituzione.

Anche se il nome può destare confusione, è importantissimo non confondere il decreto legge dal decreto legislativo. Essi operano in circostanze differenti e hanno un diverso iter di approvazione e produzione di effetti. Facciamo il punto su cosa sono e quali differenza ci sono tra decreti e decreti legislativi.

Decreto legge e decreto legislativo: definizione e differenze

Abbiamo capito che decreto legge e decreto legislativo non sono la stessa cosa. Il decreto legge è disciplinato dall’articolo 77 della Costituzione in cui si prevede che il Governo, solo in casi eccezionali, ha il potere di emanare atti con forza di legge. Per capirne bene la definizione, vediamo cosa dice il dettato costituzionale:

“Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria.Quando, in casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni. I decreti perdono efficacia sin dall’inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti.”

Quindi il presupposto del decreto legge è che vi sia una situazione così urgente e della massima importanza da richiedere l’immediato intervento del Governo, non potendo aspettare le tempistiche assai più lunghe del Parlamento (per promulgare una legge, infatti, occorre l’approvazione di entrambe le Camere e quindi di una doppia lettura e votazione del testo). In poche parole, quando si parla di decreto legge, significa che il Governo ha preso le redini della situazione e che legifera al posto di senatori e deputati.

Il decreto legislativo, invece, spetta sempre al Governo, ma dietro la delega del Parlamento. La delega deve contenere le indicazioni generali a cui i ministri devono attenersi e deve anche indicare il termine in cui emanare il testo. Questo strumento viene utilizzato per demandare al Governo discipline complesse, dove è richiesto un intervento tecnico e specifico, come Codici o Testi Unici. Ma andiamo ad approfondire cosa sono e come funzionano il decreto legge e il decreto legislativo.

Decreto legge: cos’è, definizione e disciplina

Come abbiamo detto, il Decreto legge, così come disciplinato dall’articolo 77 della Costituzione, è l’atto avente forza di legge che il Governo può emanare esclusivamente nelle situazioni di particolare necessità ed urgenza. Casi tipici in cui il Governo assume il potere legislativo è in occasione delle calamità naturali o altre circostanze eccezionali in cui è necessario intervenire il prima possibile. Come noto, infatti, i tempi del Parlamento per approvare una legge possono rivelarsi molto lunghi.

La Costituzione prevede che il testo del decreto legge deve essere inviato alle Camere lo stesso giorno della sua emanazione, e che il Parlamento ha 60 giorni per procedere alla sua approvazione e conversione in legge. In caso contrario, il decreto legge perde efficacia in maniera retroattiva, vale a dire dal momento della sua emanazione da parte del Governo.

Nonostante questo strumento sia stato creato per rispondere a situazione di necessità ed urgenza, non sono mancate - e non mancano - casi in cui il Governo utilizza il decreto legge per discipline nelle quali sarebbe più opportuno l’intervento del Parlamento. Spesso, infatti, si tratta di un escamotage per evitare le lungaggini dell’iter ordinario. Per questa ragione, non di rado si sente parlare di “abuso del decreto legge”.

Il decreto legge, essendo uno strumento urgente e necessario, entra in vigore immediatamente dopo la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale, quindi senza aspettare il periodo di “limbo” di 15 giorni a cui sono sottoposte le leggi e i decreti legislativi.

Decreto legislativo: cos’è, definizione e disciplina

Il decreto legislativo, pur essendo emanato dal Governo come il decreto legge, ha funzione e iter diversi. Infatti, in questo caso è il Parlamento stesso che delega al Governo il potere legislativo, e lo fa attraverso la legge delega.
In pratica, con la legge delega, il Parlamento chiede al Governo di intervenire in materie particolarmente complesse per le quali sono necessarie specifiche competenze tecniche.
La differenza principale tra decreto legge e legislativo sta nel fatto che quest’ultimo ha un percorso di emanazione della legge inverso: significa che nel decreto legge l’autonomia del Governo è totale, salvo poi l’approvazione del Parlamento, in quello legislativo, invece, l’iniziativa parte dalle Camere che determinano la materia, i tempi e limiti dell’intervento del Governo.

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