Il Def “dimentica” le Forze Armate e di Polizia: niente rinnovo del contratto nel 2019?

Simone Micocci

8 Ottobre 2018 - 11:09

Nel DEF 2019 non ci sono le risorse per il rinnovo del contratto e per un nuovo riordino delle carriere; ma il Governo promette delle nuove assunzioni nelle Forze dell’Ordine per alleggerire il lavoro del personale in servizio.

Il Def “dimentica” le Forze Armate e di Polizia: niente rinnovo del contratto nel 2019?

Il Documento di Economia e Finanza per il 2019, ossia la base economica da cui si partirà per elaborare la Legge di Bilancio per il prossimo anno, ha in parte dimenticato le Forze Armate, di Polizia e i Vigili del Fuoco.

“Parzialmente” perché il Governo pur avendo stanziato le risorse per procedere con delle nuove assunzioni già nel 2019, così da incrementare gli organici e alleggerire il carico di lavoro del personale il servizio, non ha fatto altrettanto per valorizzare economicamente il lavoro svolto dagli oltre 470mila operatori del comparto sicurezza e difesa che ogni giorno sono al servizio del Paese per la tutela dell’incolumità dei cittadini e del territorio.

Nel DEF 2019, infatti, non sono previste risorse per far partire la nuova stagione contrattuale vista la scadenza ormai prossima del contratto in essere. E non solo; a dispetto delle promesse fatte nelle scorse settimane, infatti, nel documento che prevede l’introduzione della Quota 100 e del reddito di cittadinanza, non ci sono le risorse per procedere con un nuovo riordino delle carriere con il quale rivedere le storture provocate dal precedente.

Il DEF 2019 ha dimenticato le Forze Armate e di Polizia?

In queste ore Matteo Salvini è intervenuto per smentire alcune notizie diffuse dalla stampa nazionale in merito all’assunzione di nuove Forze dell’ordine. Secondo il Corriere della Sera, infatti, per l’incremento degli organici, più volte annunciato dal Governo Conte, bisognerà attendere oltre 2 anni.

Niente di più falso per il leader della Lega, nonché Ministro dell’Interno, il quale ha annunciato lo stanziamento di circa 400 milioni di euro nella prossima Legge di Bilancio per il 2019 da destinare all’assunzione di nuove Forze dell’ordine.

Da parte di Salvini però non vi è alcuna notizia in merito ad un aumento di stipendio per Forze Armate e di Polizia, nonché di un intervento riparatorio delle lacune lasciate dal riordino delle carriere del 2017.

Ciò conferma che per il 2019 non ci saranno interventi di questo genere, nonostante nelle scorse settimane il Ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, abbia più volte sottolineato l’importanza di stanziare i fondi per avviare una nuova stagione contrattuale già nel 2019.

Ricordiamo a tal proposito che il rinnovo del contratto pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso maggio ha validità per il triennio 2016-2018 con scadenza fissata quindi al 31 dicembre prossimo. Per questo motivo bisognerebbe riaprire al più presto il tavolo delle trattative anche perché gli aumenti stipendiali riconosciuti dal nuovo contratto non sono considerati adeguati dal personale in servizio, il quale rivendica una migliore valorizzazione economica.

Lo stesso Governo Conte è d’accordo con questa necessità tant’è che nel contratto siglato da Lega e Movimento 5 Stelle si legge:

“Relativamente alle Forze dell’ordine è necessario aumentare i fondi a disposizione del comparto per prevedere il ritorno agli organici preesistenti alla riforma della Pubblica Amministrazione (c.d. Riforma Madia) con previsione di aumento del personale, rinnovo dei contratti in essere e riordino delle carriere.”

Tuttavia, di questi tre punti solamente il primo verrà realizzato nell’immediato visto che il DEF prevede lo stanziamento di abbastanza risorse per incrementare gli organici del comparto difesa e sicurezza di oltre 8.000 unità.

Niente da fare - almeno per il momento - per il rinnovo dei contratti in essere e per il riordino delle carriere per i quali probabilmente si dovrà attendere il prossimo anno.

La reazione dei sindacati

Vista la mancanza nel DEF 2019 di risorse per il rinnovo del contratto i sindacati - come ad esempio il SILP CGIL rappresentato dal segretario generale Daniele Tissone - hanno chiesto al Governo una convocazione al tavolo della funzione pubblica per confrontarsi anzitutto sulla discussione in merito agli aspetti normativi dello scorso contratto, per la quale ormai si è in una fase di stallo.

Pur essendo entusiasti per l’annuncio di nuove assunzioni (“anche se l’attuale compagine governativa non sta però facendo nulla di nuovo”), infatti, i sindacati ritengono che in tema di riordino dei ruoli e di rinnovo del contratto - nonché di una valorizzazione economica del personale in servizio - il Governo abbia dimenticato le Forze dell’Ordine.

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