Crisi dell’Eurozona: cala l’offerta di moneta, come agirà la BCE?

Michele Ciccone

29 Gennaio 2014 - 18:47

Traduciamo un articolo tratto dalla CNBC sulle statistiche riguardanti l’offerta di moneta in circolazione nell’Eurozona, caduta dell’1% a Dicembre.

Crisi dell’Eurozona: cala l’offerta di moneta, come agirà la BCE?

Seppur debole, la crescita dell’Eurozona è sicuramente un toccasana dopo la recessione. Se di ripresa si può parlare, tuttavia, i dati sugli andamenti monetari non mostrano che una ripresa è in atto. Il settore bancario della regione, infatti, continua ad essere una bella spina nel fianco per l’area monetaria.

I dati sull’offerta di moneta

I dati di oggi hanno mostrato che il tasso di crescita annuale della quantità di moneta in circolazione dell’Eurozona è diminuito dell’1% a Dicembre, il più basso livello dal 2010. In più i prestiti al settore privato sono calati del 2,3% a Dicembre rispetto all’anno precedente. Si tratta dei dati peggiori da quando le statistiche hanno iniziato ad essere effettuate nel 1991.

Prestiti che diminuiscono ed una più lenta crescita dell’offerta di moneta sono entrambi segnali che hanno cominciato ad essere osservati a metà del 2012. I dati odierni potrebbero allora spingere la Banca Centrale Europea a prendere delle misure nel corso del meeting della prossima settimana. James Howat, economista di Capital Economics, ha affermato che

I dati di oggi mostrano che le condizioni monetarie nell’area euro sono ancora piuttosto preoccupanti. Vi saranno pressioni affinchè la BCE adotti una politica monetaria accomodante nel 2014.

Mario Draghi, il presidente della BCE, ha più volte accennato agli strumenti che l’autorità monetaria europea ha a disposizione per iniettare liquidità nel sistema economico. Ciò nonostante, a Dicembre, Draghi ha affermato che non vedeva alcun bisogno immediato per un loro utilizzo

Le previsioni degli analisti

Questi ultimi dati, insieme a tassi d’inflazione molto bassi, hanno condotto Barclays a preveder che la BCE taglierà il tasso per le operazioni di rifinanziamento principale di 15 punti base a febbraio o marzo. Barclays inoltre si attende un taglio di 10 punti base sul tasso della deposit facility, portandolo in territori negativi, facendo di fatto pagare alle banche le decisioni di parcheggiare la liquidità presso la BCE, disincentivando il deposito presso l’autorità monetaria europea.

Societe Generale ha detto in giornata che i dati non influenzeranno i risultati del meeting della prossima settimana, prevedendo che la BCE taglierà i tassi d’interesse di 10-15 punti base durante la Primavera, così come probabilmente incrementerà la liquidità tramite operazioni di rifinanziamento a medio termine.

Libera traduzione da Matt Clinch per la CNBC

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