Crisi Easyjet: costi in aumento di 38 milioni. Le conseguenze sui biglietti aerei

I costi di Easyjet sono aumentati di 38 milioni di euro in 4 settimane e ciò avrà conseguenze sul prezzo dei biglietti aerei.
Avevamo già parlato della crisi di Easyjet e delle conseguenze Brexit sui voli lowcost e avevamo già evidenziato il crollo delle azioni della compagnia subito dopo il referendum del Regno Unito.
La situazione per Easyjet non sembra migliorare a un mese da quell’evento e la compagnia sta cercando di non annegare fra costi in aumento e guadagni in diminuzione per ogni passeggero.
Che cosa succederà al prezzo dei biglietti aerei?

È proprio Easyjet a parlare e ad evidenziare un aumento dei costi di circa 38 milioni di euro in sole 4 settimane, il che è da imputare al crollo della sterlina in seguito al referendum Brexit che ha sancito l’abbandono dell’Unione Europea da parte del Regno Unito. Da quella data, la sterlina ha perso più del 10% del suo valore contro il dollaro statunitense.
La boss di Easyjet, Carolyn McCall, ha ammesso che la compagnia sta fronteggiando il momento più difficile da quando è stata lei a prendere il timone dell’azienda, sei anni fa. Carolyn McCall ha affermato che il crollo della sterlina ha causato un aumento del prezzo del carburante - che Easyjet paga in dollari americani. Tramite la McCall, Easyjet ha aggiunto che l’aumento dei costi sta avendo delle ripercussioni sul numero di persone che decidono di andare in vacanza e ha concluso parlando delle conseguenze di questa crisi sul prezzo dei biglietti aerei.

Azioni Easyjet: gli effetti negativi della Brexit e non solo

Le parole della McCall arrivano dopo il rilascio da parte di Easyjet dei suoi risultati trimestrali, che hanno segnato una riduzione dei guadagni della compagnia su ogni passeggero e un crollo nel valore delle azioni.
Le condizioni meteo, i continui scioperi del traffico aereo e gli attacchi terroristici sempre più frequenti, hanno provocato una perdita di circa l’8% sui guadagni per passeggero di Easyjet, il che porta gli investitori ad essere molto cauti e ad osservare la situazione da vicino. È lo “straordinario numero di eventi esterni” a dover essere incolpato secondo la McCall, che parla riferendosi alle tragedie di Sharm el-Sheik, Parigi, Bruxelles, Nizza e Turchia.
Le azioni di Easyjet, solo nella giornata di oggi, hanno perso quasi il 7% del loro valore, mentre a partire dal 23 giugno hanno registrato un crollo progressivo e continuo.

Easyjet in crisi ma buone notizie per i consumatori

Il capo esecutivo di Easyjet ha affermato che il crollo nei ricavi della compagnia ha comportato conseguenze positive per i consumatori.

“Bisogna notare che sebbene ogni compagnia aerea stia attraversando una fase di crisi, questa è una buona notizia per tutti i passeggeri”,

ha sancito la McCall, secondo la quale tutto ciò comporterà viaggi meno costosi e prezzi dei biglietti in picchiata.
La svalutazione della sterlina, che ha fatto seguito al referendum sulla Brexit, ha avuto ovviamente un impatto anche sulla fiducia dei consumatori.

“Chi viaggia legge di continuo sui giornali che andare in vacanza è sempre più costoso”,

ha affermato la McCall, prevedendo però una stabilizzazione della domanda dei consumatori nei prossimi mesi.

“Mai prima d’ora abbiamo dovuto fare promozioni in giugno e luglio per esortare i viaggiatori a comprare i biglietti. Quest’anno invece lo stiamo facendo”.

Secondo la McCall il prezzo dei biglietti aerei è di circa il 6% più basso rispetto al 2015 e di circa il 10% più basso rispetto al 2014.
Bisogna stimolare la domanda perché vi è un problema che riguarda la fiducia dei consumatori, secondo la McCall, e questo ha solo in parte a che vedere con la Brexit.

Nonostante la crisi di Easyjet e di molte altre compagnie aeree, secondo la McCall i viaggiatori non devono preoccuparsi: i biglietti aerei avranno un costo minore.