Covid manager matrimoni: cosa fa, quanto guadagna e come diventarlo

Teresa Maddonni

18/05/2021

16/06/2021 - 09:52

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Il Covid manager di matrimoni e cerimonie si dovrà assicurare che l’evento si svolga nel pieno rispetto delle normative anti-Covid. Ecco chi è, di cosa si occupa nello specifico, formazione e stipendio.

Covid manager matrimoni: cosa fa, quanto guadagna e come diventarlo

Covid manager matrimoni: cosa fa? Quanto guadagna? Cerchiamo di rispondere a questi interrogativi per coloro che hanno voglia di intraprendere il lavoro di Covid manager, la nuova figura professionale che deve occuparsi di far rispettare le regole anti-Covid non solo durante le cerimonie, ma anche nei grandi eventi in generale, una figura che tra le altre cose è nata nelle aziende.

In questo articolo cercheremo anche di capire come diventare Covid manager per matrimoni dal momento che esistono dei corsi di formazione specifici che si possono frequentare per intraprendere questa carriera.

Le nuove regole sui matrimoni e le cerimonie in generale impongono la figura del Covid manager che diventa pertanto indispensabile per la sicurezza. Abbiamo visto quanto guadagna un wedding planner, vediamo ora cosa fa un Covid manager, quindi quali sono le sue mansioni, stipendio e come diventarlo.

Covid manager matrimoni: chi è e cosa fa

Il Covid manager per i matrimoni, e non solo, è un professionista o una professionista che ha il compito, sulla base di un protocollo specifico, di far rispettare il distanziamento e le norme di sicurezza anti-Covid durante le cerimonie e anche per altri eventi.

La figura del Covid manager, con la ripresa dei matrimoni e i relativi festeggiamenti, per i ricevimenti con almeno 50 persone sarà indispensabile. Il Covid manager, già previsto nelle aziende, svolge le seguenti mansioni:

  • controlla che venga rispettata la segnaletica per il distanziamento fisico;
  • controlla che le barriere di plexiglas siano state posizionate nei luoghi in cui è necessario, come nelle reception, nei bar e nell’area buffet per quanto riguarda gli hotel;
  • controlla che siano presenti dispenser di igienizzante.
  • deve controllare che gli ospiti, i dipendenti e i collaboratori rispettino i comportamenti di prevenzione.

Non solo, il decreto sulle riaperture approvato dal governo prevede che durante le cerimonie sia presente il Covid manager per:

  • verificare il rispetto del protocollo da parte degli ospiti e dei lavoratori della struttura, evitando assembramenti e verificando che le mascherine siano sempre indossate quando previsto.;
  • mantenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni nel caso si dovessero verificare delle positività, in modo da favorire il tracciamento;
  • garantire un rapporto tra addetti al controllo e ospiti non inferiore a 1 ogni 50 ospiti.

Proprio in virtù di una maggior richiesta di questa figura professionale, diverse organizzazioni hanno dato il via a degli specifici corsi di formazione per diventare Covid manager per matrimoni, da inserire non solo nel settore delle cerimonie e dell’ospitalità, ma anche, come abbiamo anticipato, in tutte le aziende che necessitano di questo professionista, in grado di garantire il rispetto delle norme di prevenzione.

Il Covid manager assumerebbe un ruolo particolarmente importante anche nel settore turistico, aiutando anche i viaggiatori a pianificare le proprie vacanze in modo completamente sicuro, e divenendo un punto di riferimento non solo aziendale, ma soprattutto sociale. Nella riviera romagnola si sta assistendo a un vero e proprio boom di questa figura, con capofila il Promhotels Riccione, una realtà che opera all’interno dell’organizzazione eventi e dell’accoglienza turistica.

La Regione Puglia invece è stata la pioniera per il settore dei matrimoni attraverso questa figura, tanto che il protocollo di Assoeventi per il settore wedding ruota proprio intorno a questa figura. L’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco ha già annunciato che saranno creati degli specifici corsi per la formazione di queste figure professionali.

Come si diventa Covid manager

Vediamo ora come si diventa Covid manager partendo dal presupposto fondamentale che non esiste una disciplina che normi nello specifico questa figura.

Il Covid manager a oggi infatti è stato utilizzato nelle aziende ed è sempre scelto, come da un comunicato della regione Veneto per esempio, dal datore di lavoro tra i soggetti componenti la rete aziendale come referente unico in materia di sicurezza.

I corsi di formazione per Covid manager presenti sul web infatti sono rivolti a un datore di lavoro o a una figura manageriale all’interno dell’azienda. Possiamo pertanto immaginare che per i matrimoni quindi il Covid manager sarà individuato tra il personale del luogo che ospita l’evento.

I corsi di formazione per diventare Covid manager sono pertanto rivolti a datori di lavoro, professionisti e tecnici con ruolo di dirigenti responsabili in azienda. Il corso per specializzarsi e diventare Covid manager prevede di sviluppare le conoscenze e competenze quali:

  • principali fonti e normative nazionali e internazionali;
  • compiti, obblighi e responsabilità del Covid manager aziendale;
  • compilazione del piano Covid di lotta al contagio;
  • modalità di contrasto e contenimento del rischio di contagio da Covid-19;
  • rapporti con le Istituzioni e con le Unità Socio Sanitarie.

Il Covid manager in azienda, e quindi in generale e immaginiamo che valga anche per i matrimoni, deve anche:

  • definire il Piano aziendale “rischio Covid” (o protocollo anticontagio);
  • attuare degli interventi di prevenzione e contrasto ivi previsti.

Quanto guadagna un Covid manager? Stipendio

Al momento non sappiamo di preciso quanto guadagna un Covid manager dal momento che è una figura molto nuova.

Lo stipendio del Covid manager da matrimoni poi immaginiamo che sarà appannaggio della struttura ospitante che sceglierà, come qualsiasi azienda, un responsabile per la sicurezza anti-Covid.

Lo stipendio del Covid manager potrebbe essere lo stesso di quello del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione quindi mediamente 39.000 euro l’anno o 20 euro l’ora. Lo stipendio varia tra i 27mila e i 50mila euro a seconda dell’anzianità.

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