Covid, Italia record per morti in Europa: superato il Regno Unito

Martino Grassi

12/12/2020

06/07/2021 - 17:22

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L’Italia è il Paese in Europa con il maggior numero di decessi causati dalla Covid, superando il Regno Unito. La notizia è stata riportata dell’Afp che tiene un proprio conteggio.

Covid, Italia record per morti in Europa: superato il Regno Unito

L’Italia batte il record di morti causati dal coronavirus in Europa, superando il Regno Unito. La notizia è stata riportata dell’Afp che tiene un proprio conteggio.

Attualmente nel nostro Paese il numero dei decessi certificato dalle autorità è di 64.036, con un incremento di 649 unità rispetto a ieri, superando le cifre della Gran Bretagna, che conta 64.025 vittime del coronavirus.

Covid, Italia record di vittime in Europa

L’Italia conquista un altro triste record connesso alla pandemia, diventando lo Stato europeo con il maggior numero di vittime legate al coronavirus. In tutto il mondo si classifica quinta, preceduta solamente dagli Stati Uniti, con 296.105 decessi, Brasile con 180.437, India con 142.628 e il Messico 113.019.

Per quanto riguarda i nuovi contagi nel nostro Paese si sta registrando un assestamento della curva, mentre migliora la cifra dei nuovi ricoveri, anche in terapia intensiva. L’ISS tuttavia continua a scegliere la strada della prudenza, ricordando che il numero dei nuovi casi “è ancora significativo anche se in decrescita”. Anche il ministro per Affari Regionali Francesco Boccia ha ribadito che “se vogliono rimuovere i vincoli agli spostamenti in tutti i comuni ci troveranno contrarissimi”.

Perché in Italia ci sono tanti morti? La spiegazione dell’immunologa Viola

Perché nel nostro Paese ci sono molti più decessi rispetto agli altri Stati? La risposta a questa domanda è stata fornita dall’immunologa dell’università di Padova, Antonella Viola, che ha condiviso su Facebook una riflessione:

“Prima di tutto è possibile che il nostro tasso di letalità soffra di una carenza di accuratezza nell’identificazione dei positivi, nel senso che ci sono più positivi di quelli che riusciamo a intercettare. Questo è già accaduto durante la prima ondata, come dimostrato poi dall’analisi sierologica effettuata in estate. Questo fatto da solo farebbe saltare tutti i calcoli”.

Spiga l’immunologa, aggiungendo che nel nostro Paese, a differenza della Germania ad esempio, “c’è un problema di organizzazione ed efficienza della medicina del territorio. Abbiamo meno medici e meno infermieri, e una medicina del territorio che è stata distrutta dai tagli alla sanità”. Le ripercussioni di questa situazione ricadono inevitabilmente sulle “persone più fragili, gli anziani, sono da noi meno seguite che in Germania. Del resto, se la Germania investe per la sanità dei suoi cittadini il doppio che l’Italia, è ovvio che gli effetti si vedano”.

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