Cosa rischia Will Smith per lo schiaffo dato a Chris Rock: dalla revoca dell’Oscar all’arresto

Giorgia Bonamoneta

28 Marzo 2022 - 19:51

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Notte turbolenta agli Oscar 2022. Will Smith è salito sul palco per schiaffeggiare il presentatore della categoria documentari. Cosa rischia Smith per lo schiaffo dato a Chris Rock?

Cosa rischia Will Smith per lo schiaffo dato a Chris Rock: dalla revoca dell’Oscar all’arresto

Will Smith rischia grosso per lo schiaffo a Chris Rock sul palco degli Oscar 2022. Un gesto, quello di Smith, di cui si parlerà ancora a lungo, soprattutto nella scena cinematografica di Hollywood. Le conseguenze per l’attore da Oscar potrebbero essere piuttosto gravi se l’attore comico Rock decidesse di fare una denuncia per aggressione.

Il giorno dopo la notte degli Oscar solitamente si discute su chi avrebbe dovuto vincere la statuetta come miglior film o miglior attore/attrice, oppure si inciampa in giudizi di ogni genere, dal politicamente corretto delle premiazioni ai vestiti dei divi di Hollywood, ma quest’anno è diverso. La notte degli Oscar 2022 sarà ricordata per ben altro: Will Smith che colpisce in viso il presentatore Chris Rock per aver fatto una battuta abilista su Jada Pinkett Smith.

Non uno scherzo, non una recita organizzata tra i due e l’Academy per fare audience, ma una vera e propria aggressione in mondo visione. I commenti dei colleghi non sono mancati e, oltre agli amici che hanno confortato Smith, c’è già chi chiede la revoca del titolo come miglior attore protagonista e la riconsegna della statuetta dorata. Un autosabotaggio quello di Will Smith che potrebbe andare ben oltre la figuraccia. Infatti l’attore rischia la reclusione e una multa salata.

Cosa rischia Will Smith per lo schiaffo: dalla multa alla prigione

Una notte turbolenta quella degli Oscar 2022, quasi indimenticabile scriverà qualcuno, ma non in senso positivo. Lo schiaffo di Will Smith sul volto di Chris Rock è diventato la colonna sonora del giorno dopo. Tutti ne parlano, tutti ne discutono, tranne i protagonisti della vicenda. Will Smith non si è presentato alla conferenza stampa rituale post Oscar e la sua assenza, momento che avrebbe potuto dedicare a delle scuse, non è passato inosservato.

Le scuse non sono certo mancate, così come le lacrime, ma non per Chris Rock. Will Smith si è mostrato dispiaciuto per quanto avvenuto e ha chiesto scusa all’Academy e ai colleghi al momento del ritiro dell’Oscar come migliore attore per il ruolo di Richard Williams in Una famiglia vincente - King Richard. Chris Rock, in ogni caso, non sembra essersela presa troppo, tanto che non ha voluto denunciare il suo aggressore (per ora).

Tutto risolto? Non proprio. Infatti Chris Rock ha ancora tempo per denunciare Will Smith. Per la legge statunitense si può denunciare un’aggressione fino a sei mesi dopo l’accaduto. Una denuncia di aggressione comporta il pagamento di una multa intorno ai 100 mila dollari - che non sarebbero un problema visto quanto guadagna Will Smith - e, se giudicato colpevole, fino a 6 mesi di carcere.

Cosa rischia Will Smith per lo schiaffo: le conseguenze d’immagine e di carriera

Denuncia o non denuncia, potrebbero esserci delle ripercussioni anche sul fronte professionale. L’Academy potrebbe voler prendere delle decisioni in merito alla violenza in diretta. Dopo la cerimonia, tramite l’account Twitter ufficiale, l’Academy ha dichiarato che “non perdona nessuna forma di violenza”.

Nel tweet però non ci sono riferimenti diretti a Will Smith e alcuni commentatori, soprattutto statunitensi, hanno fatto notare che anche la battuta abilista di Chris Rock potrebbe essere definita come violenza. Potrebbero quindi esserci ripercussioni per entrambi gli attori, anche se è evidente come per Will Smith la situazione sia ben peggiore.

Il ritiro della statuetta è un brutto colpo per l’immagine dell’attore che, insieme all’aggressione, rischia di vedersi privato di parte del suo lavoro. È già accaduto in passato che attori e attrici in vicende controverse siano stati estromessi da lavori ed eventi già organizzati. Il 2022 poteva essere l’anno di Will Smith come attore, invece potrebbe essere l’anno delle critiche e, chissà, del processo.

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