Cosa ha detto Beppe Grillo sugli autistici alla convention dei 5 Stelle

Marco Ciotola

22/10/2018

22/10/2018 - 20:23

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Indignate contro Beppe Grillo le associazioni dei malati di Asperger e altri collettivi legati a persone affette da disturbi dello spettro autistico. Ecco quali sono state le parole del megafono dei 5 Stelle che hanno scatenato le polemiche

Cosa ha detto Beppe Grillo sugli autistici alla convention dei 5 Stelle

“Siamo pieni di malattie nevrotiche, siamo pieni di autistici. L’autismo è la malattia del secolo”.

Sono solo alcune delle parole pronunciate da Beppe Grillo al Circo Massimo, in occasione dell’ultima convention del Movimento 5 Stelle. Parole in grado di far insorgere in poche ore diverse associazioni legate a persone affette da autismo.

Le affermazioni sono state inserite dal comico in un contesto volto a prendere di mira gli opinionisti nel campo giornalistico e televisivo che - secondo Grillo - hanno un linguaggio che capiscono solo loro e non riescono quindi a trovare contatti con gli altri, non riescono a farsi capire.

Etichettate subito come “generiche e ingenue”, le parole di Grillo hanno suscitato diverse reazioni, in primis da parte di associazioni e personalità che si interessano di autismo.

Grillo fa battute sull’autismo e le associazioni insorgono

In particolare, il’megafono’ dei 5 Stelle ha citato la sindrome di Asperger, per spiegare a suo modo le espressioni degli opinionisti e la loro difficoltà nel farsi comprendere dal pubblico:

“L’autismo non lo riconosci, per esempio c’è la sindrome di Asperger, ci sono tantissimi filosofi in televisione che hanno la sindrome di Asperger, che è quella sindrome di quelli che parlano in quel modo e non capiscono che l’altro non sta capendo. E vanno avanti a fare esempi che non c’entrano niente con quello che stanno dicendo, con un tono di voce sempre uguale... è pieno di psicopatici”.

Un riferimento - quello a una generica psicopatologia - che non è per niente piaciuto ai giornalisti Mario Pingerna e Gianluca Nicoletti, pronti a spiegare che citare l’autismo come argomento inquadrato ai soli fini comici in questo modo, dimenticandosi di tutto quello che il disturbo comporta a chi ne è affetto e soprattutto alle persone che lo circondano, testimonia “sfrontatezza e ingenerosità”:

“Suscitare la risata della folla su quello che per un Asperger è sintomo della sua diversità è ingeneroso. Gli autistici hanno diritto di essere trattati da cittadini come qualsiasi altro abitante del nostro Paese. A dirtelo è un uomo a cui è stato diagnosticato di essere Asperger ed è molto contento di esserlo”,

ha scritto proprio Nicoletti sul sito pernoiautistici.com

Particolarmente indignate anche le reazioni sul fronte politico, con Matteo Renzi che ha paragonato l’insulto a un bambino autistico a un insulto peggiore di quello a un Presidente della Repubblica, attaccando Grillo senza mezze misure: “Fai schifo”.

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