Corridor Certificates: cosa sono e come funzionano

Ufficio Studi Money.it

8 Ottobre 2018 - 13:10

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La guida completa al funzionamento di questa tipologia di Certificate, strumenti d’investimento di nuova generazione inseriti all’interno della categoria esotici sul mercato SeDex. Questi strumenti finanziari consentono di guadagnare in fasi di lateralità del mercato

Corridor Certificates: cosa sono e come funzionano

I Corridor Certificates sono una tipologia di Certificati che rientra nella categoria esotici. Si tratta di strumenti finanziari derivati i cui prezzi variano a seconda dell’andamento di mercato del sottostante, in genere indici di borsa, azioni, tassi di cambio e materie prime.

Quotati sul mercato SeDeX di Borsa Italiana e negoziabili nei giorni di Borsa aperta dalle 9:05 alle 17:30, la loro liquidità è garantita dalla costante presenza del market maker, tipicamente il desk trading dell’emittente.

I Certificati Corridor, attualmente quotati in Italia da Socièté Générale e da Unicredit, sono stati introdotti nel Belpaese nel 2018. La loro caratteristica principale è di avere due Barriere, una superiore e una inferiore. Osservate in continuo, ossia secondo lo stile americano, le Barriere sono posizionate alla medesima distanza percentuale dal valore di riferimento iniziale del sottostante, rilevato in fase di emissione del Certificate. La strategia alla base dei Corridor Certificates è quello di consentire di guadagnare nelle fasi in cui il mercato ha un andamento laterale.

Corridor Certificates: come funzionano e le loro caratteristiche

Questa tipologia di Certificato viene emesso con due Barriere: una superiore allo Strike Price del sottostante, l’altra inferiore. Questi due livelli di fatto ingabbiano il prodotto dentro un corridoio, da qui il nome del Certificato. Per ogni sottostante gli emittenti solitamente quotano sul mercato Certificates con Barriere a diverse distanze, fattore che va a lavorare sul livello di rischio del prodotto.

Se nel corso della vita del Certificate il sottostante non esce mai dal corridoio delimitato dalle due Barriere fissate in fase di emissione, l’investitore a scadenza otterrà un rimborso di un importo fisso per ogni Certificato detenuto in portafoglio. Gli attuali Corridor Certificates quotati in Italia corrispondono in genere un importo fisso di 10 euro.

Se al contrario durante la vita del Certificate i corsi escono da questo corridoio, superando al rialzo la Barriera superiore o al ribasso la barriera inferiore (Evento Barriera), il Certificato scade anticipatamente senza corrispondere al detentore alcun importo. L’investitore perde integralmente il premio pagato acquistando lo strumento.

Le Barriere sono di stile americano, ovvero rilevate in continuo: anche una momentanea violazione della Barriera superiore o inferiore da parte del sottostante porta all’estinzione anticipata del Certificate.

Il pay-off dei Corridor Certificates

La struttura del pay-off del Corridor Certificate prevede dunque che il prezzo dello strumento vari all’interno dell’intervallo 0-10 euro. Il valore assunto dal Certificato dipende dalla vicinanza del sottostante alla Barriera, sia essa quella superiore o quella inferiore.

La struttura del prodotto e il legame rischio/rendimento associato rende questa tipologia di Certificate adatto prevalentemente a investitori dinamici, ossia che operano in un’ottica di trading di breve e hanno la possibilità di seguire con una certa regolarità l’andamento dei mercati finanziari.

I Corridor Certificate prevedono il rimborso a scadenza un importo fisso pari a 10 euro, a condizione che il sottostante resti all’interno del «corridoio» prefissato, delimitato da una barriera superiore e da una inferiore, durante l’intera vita dello strumento. Sono strumenti che tuttavia possono essere negoziati normalmente durante il corso della loro vita senza la necessità di portarli a scadenza.

Al contrario, se una delle due barriere verrà violata dal sottostante, si verificherà il cosiddetto evento di Knock-out, detto anche Evento Barriera e il contratto si estinguerà anticipatamente, con la conseguente perdita totale del capitale investito.

I Corridor Certificates, come tutti i Certificati, sono soggetti ad un regime fiscale favorevole all’investitore in quanto i proventi sono considerati redditi diversi di natura finanziaria con aliquota pari al 26%. A differenza di altre classi di investimento quali i fondi e gli ETF, i Certificati permettono di utilizzare le eventuali plusvalenze per compensare perdite pregresse.

La gestione della posizione: cosa può fare l’investitore?

Essendo strumenti che di fatto hanno un effetto leva, che varia a seconda dalla vicinanza del sottostante al livello Barriera, l’investitore ha diversi scenari con cui gestire la propria posizione. Nello specifico

1 - se ritiene probabile che a scadenza si possa manifestare lo scenario positivo, ossia senza che le Barriere vengano mai raggiunte o superate, l’investitore può detenere il Certificato Corridor fino a scadenza e ottenere il rimborso di 10 euro per Certificate detenuto;

2 - se ritiene di aver ottenuto un guadagno soddisfacente durante il periodo di detenzione del certificato, può vendere sul mercato il Certificato Corridor prima della scadenza;

3 - se ritiene probabile che si possa manifestare lo scenario negativo rappresentato dall’Evento Barriera, che comporta l’estinzione anticipata del Certificato e la perdita del premio pagato, può vendere il Certificato Corridor prima della scadenza guadagnando o perdendo in base al prezzo di acquisto e vendita.

Il prezzo del Corridor durante la vita del prodotto

Durante la vita del prodotto, il prezzo dei Certificati Corridor può oscillare tra un prezzo minimo di circa 0 euro e un prezzo massimo di circa 10 euro, a seconda delle condizioni di mercato.

Il prezzo è influenzato da diversi fattori e può servire come indicazione della probabilità che si verifichi l’Evento Barriera: si può considerare che per i prodotti con un prezzo basso ci sia una maggiore probabilità che la Barriera superiore o la Barriera inferiore venga raggiunta o superata. Viceversa, si può considerare che per i prodotti con un prezzo alto ci sia una minore probabilità che la Barriera Superiore o la Barriera Inferiore venga raggiunta o superata.

Quindi, se il prezzo del Corridor è prossimo a 0 euro, il rischio potenziale è elevato così come il rendimento potenziale. Se il prezzo è prossimo a 10 euro, il rischio potenziale è inferiore, come il rendimento.

I fattori che influiscono sul prezzo del Corridor Certificate

Il prezzo del Certificato è influenzato da diversi fattori e, tra questi, i principali sono:

  • La volatilità del sottostante: una riduzione della volatilità del Sottostante farà aumentare il prezzo del Corridor, in quanto sarà minore la probabilità che il valore del Sottostante raggiunga o superi al rialzo o al ribasso le Barriere. Al contrario, un aumento della volatilità del Sottostante causerà una riduzione del prezzo del Corridor.
  • Tempo mancante alla scadenza del Corridor: a parità di condizioni, con il passare del tempo (e quindi con l’approssimarsi della scadenza del Corridor), il prezzo del Corridor tenderà ad aumentare dal momento che si riduce la probabilità che il valore del Sottostante possa raggiungere o superare al rialzo o al ribasso le Barriere.
  • Variazione del valore del Sottostante: la sensibilità del prezzo del Corridor rispetto alla variazione del valore del Sottostante dipende dalla distanza del Sottostante dalle due Barriere: maggiore è questa distanza (ovvero più si è “vicini al centro del corridoio”), minore è l’impatto che la variazione del valore del Sottostante ha sul prezzo del Corridor. Al contrario, il prezzo del Corridor diventerà molto sensibile alla variazione del valore del Sottostante quando il valore del Sottostante si trova molto vicino ad una delle due Barriere.

Il prezzo del Corridor, quindi, può variare anche all’interno della stessa seduta di negoziazione (intraday) a parità del valore del Sottostante e può essere molto volatile, soprattutto quando lo strumento è vicino alla scadenza o quando il valore del Sottostante è vicino ad una delle due barriere.

Corridor Certificates con sottostante future su materie prime

Il prezzo dei Certificati Corridor aventi come sottostanti Future su materie prime, ad esempio quello sul petrolio, è influenzato dal valore del contratto Future. Se durante la vita del Corridor avviene il rolling del Future sottostante, cambia anche il sottostante preso in considerazione dallo strumento. Il nuovo riferimento diventa il derivato con la scadenza successiva.

Va tuttavia tenuto conto che a scadenze diverse dei Future corrispondono in genere valori diversi del sottostante. Le due situazioni classiche sono il contango e la backwardation. Nel primo caso i valori dei Future con scadenza più lunga sono negoziati ad un prezzo maggiore di quelli a scadenza più breve. Nel caso della backwardation i prezzi delle scadenze più lunghe hanno un valore inferiore di quelli a scadenza più breve.

Rolling del contratto future ed Evento Barriera

In caso di rolling di un contratto Future durante la vita di un Corridor, il prezzo del nuovo contratto future sottostante potrebbe quindi risultare minore o maggiore del prezzo del contratto future sottostante precedente. In prossimità delle Barriere del Corridor, questo effetto tecnico potrebbe essere all’origine del verificarsi di un Evento Barriera. È tuttavia importante sottolineare che, già prima della data di Rolling, il prezzo del Corridor legato ad un future su materie prime tende a scontare l’impatto atteso del Rolling del future.

Corridor Certificates su azioni e indici: dividendi e Barriera

I Corridor legati a sottostanti azionari, azioni o indici di Borsa, considerano le versioni dette “Price Return” di questi sottostanti. Di conseguenza, i dividendi pagati dalle azioni sottostanti non sono reinvestiti nel valore del sottostante e pertanto, a parità di condizioni, lo stacco dei dividendi provoca una riduzione del prezzo del sottostante azionario commisurata all’importo dei dividendi. Questo effetto tecnico potrebbe essere all’origine del verificarsi di un Evento Barriera, pur evidenziando come in prossimità dello stacco della cedola il prezzo del Corridor Certificate tende a scontare l’impatto atteso dei dividendi.

Corridor Certificate: i termini chiave per capire l’investimento

Quando un investitore sta valutando se ed eventualmente quali Corridor Certifcates acquistare, i termini cui deve fare particolare attenzione prima di procedere all’acquisto o alla vendita sono i seguenti:

  • ISIN: ossia il codice alfanumerico che identifica in modo univoco un’attività finanziaria;
  • Livello iniziale del sottostante (o Strike Price): ossia il prezzo dell’attività finanziaria sottostante rilevato in fase di emissione del Certificate e che viene usato alla scadenza del prodotto per determinarne il pay-off;
  • Mercato di quotazione: ossia il mercato dove lo strumento finanziario è quotato;
  • Scadenza: ossia il giorno in cui l’emittente effettua la rilevazione finale del valore del sottostante e in base al pay-off risultante liquida gli investitori che ancora detengono in portafoglio il Certificate;
  • Ultimo giorno di negoziazione: ossia l’ultimo giorno in cui il Certificate è negoziabile liberamente sul mercato dove lo strumento è quotato;
  • Sottostante: ossia l’attività finanziaria che determina il prezzo, e dunque la performance, del Certificate;
  • Livello Barriera superiore: livello o prezzo del sottostante che delimita superiormente il «corridoio» del Certificate;
  • Livello Barriera inferiore: livello o prezzo del sottostante che delimita inferiormente il «corridoio» del Certificate;
  • Emittente: l’istituzione finanziaria che ha emesso il Certificate;
  • Lotto minimo: il numero minimo di Certificate che possono essere acquistati o venduti;
  • Multiplo: la quantità di sottostante controllata da ciascun Certificate e pari al rapporto tra il prezzo di sottoscrizione in fase di emissione del Certificate e il Valore di Riferimento Iniziale dell’attività finanziaria sottostante.

A quali investitori sono rivolti?

Per la loro peculiarità i Corridor Certificates sono strumenti adatti ad investitori con un orizzonte temporale di breve periodo che hanno una visione laterale sull’attività finanziaria sottostante e intendono sfruttare una condizione di bassa volatilità di mercato.

Contrariamente agli strumenti tradizionali long-short, questi particolari Certificati consentono di ottenere un rendimento positivo anche se il valore del sottostante rimane invariato. L’investitore infatti guadagna solamente se i corsi del sottostante rimangono all’interno del “corridoio” per tutta la vita del Certificate.

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