Coronavirus nato in laboratorio? Zaia non esclude la natura artificiale

Alessandro Cipolla

11/05/2020

17/05/2021 - 17:36

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Il governatore del Veneto Luca Zaia non ha escluso che il coronavirus possa essere nato in laboratorio: “Un virus in natura non perde forza con questa velocità, ma è una mia opinione personale”.

Coronavirus nato in laboratorio? Zaia non esclude la natura artificiale

Da quando il coronavirus ha fatto la sua triste comparsa, sconvolgendo la vita e le abitudini del mondo intero, tanto si è disquisito in diversi ambiti su quella che potrebbe essere la natura del COVID-19.

Immancabilmente sono fioccate le teorie complottiste, che vedono al centro il laboratorio di Wuhan dove da anni vengono fatti degli studi proprio sui coronavirus. Per molti non sarebbe una coincidenza che la pandemia abbia preso il via proprio dalla cittadina cinese.

La comunità scientifica finora ha sempre smentito questa ipotesi, parlando in maniera quasi unanime di un virus naturale. A insinuare qualche dubbio sulla natura del COVID-19 è stato però Luca Zaia, che rispondendo a una domanda ha fatto notare come ci sarebbe qualcosa di strano nell’evoluzione di questo coronavirus.

Zaia: coronavirus nato in laboratorio?

Il tutto nasce da uno studio di un ricercatore lombardo, che avrebbe notato come il coronavirus nelle ultime settimane avrebbe perso di intensità. Una notizia questa che ha insospettito il governatore del Veneto.

Se il virus perde forza vuol dire che è artificiale. Un virus in natura non perde forza con questa velocità - è stato il commento di Zaia - Notiamo che la fase endemica, quella del contagio forte è meno importante, meno rappresentata oggi. Sarà la temperatura, sarà che il virus si è spompato, magari se ne andrà definitivamente e così non avremo la recidiva autunnale”.

Il leghista però ci tiene a precisare che questa è la sua “ opinione personale ”, ma al tempo stesso ha ribadito ai giornalisti presenti come “se va via tanto velocemente qualcosa di artificiale c’è di mezzo”.

Solo gli scienziati possono sequenziare il virus, vederne il dna, capire se risulta essere un ’taglia e cuci’, avere frammenti di altri virus, oppure essere ’autentico’ - ha poi precisato a stretto giro all’Ansa - Il nostro mestiere è occuparci della salute dei cittadini, che non prescinde dal fatto che informazioni come questa darebbero risposte a molti quesiti di natura anche clinica”.

Parole queste di Luca Zaia che sono state poi girate dall’Adnkronos al virologo Fabrizio Pregliasco: “Non si può escludere in modo totale l’origine artificiale o la perdita per un errore di laboratorio, ma i dati ad oggi disponibili propendono per un’origine naturale del coronavirus Sars-CoV-2”.

Anche quella dell’errore da laboratorio è una teoria di recente molto in voga, specie da quando Donald Trump ha esplicitamente addossato le colpe della pandemia in corso alla Cina, parlando di un dossier in mano alla Casa Bianca che però ancora non è stato mostrato.

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