Coronavirus e migranti: i dati dell’Iss smentiscono Salvini

Riccardo Lozzi

17/08/2020

07/07/2021 - 17:30

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Il 25-40% dei nuovi casi di coronavirus in Italia sono stati importati da concittadini tornati da viaggi o da stranieri residenti in Italia, chiarisce l’Istituto superiore di sanità. Gli immigrati contribuiscono solo per il 3-5%.

Coronavirus e migranti: i dati dell’Iss smentiscono Salvini

I migranti non sono i responsabili dell’aumento dei contagi da coronavirus in Italia. A dirlo è l’Istituto superiore di sanità, che per voce del presidente Franco Locatelli ha quindi smentito le recenti dichiarazioni di Salvini sull’argomento.

L’incremento dei casi positivi ha costretto il governo ad adottare diverse contromisure negli ultimi giorni. Tra quelle più discusse troviamo la decisione della chiusura delle discoteche e l’obbligo di mascherina all’aperto nei luoghi della movida dalle 18.00 alle 6, che ha scatenato diverse polemiche.

Il leader della Lega aveva quindi contestato la decisione del governo, affermando come tale disposizione metterebbe a rischio migliaia di posti lavoro senza risolvere il problema, dato che il Covid viene portato nel Paese dai clandestini.

L’affermazione di Matteo Salvini, però, è stata confutata in un’intervista al Corriere, nella quale, in qualità di membro del Comitato tecnico-scientifico, Locatelli ha inoltre rivelato le contromisure e i prossimi obiettivi da perseguire.

Contagi Italia: i migranti pesano solo per il 3-5%

Come sostenuto dal presidente dell’Iss: “Il contributo dei migranti, intesi come disperati che fuggono, è minimale e non va oltre il 3-5%”. Al contrario “il 25-40% dei casi sono stati importati da concittadini tornati da viaggi o da stranieri residenti in Italia”.

Locatelli, inoltre, bolla la scelta di chiudere le discoteche come “improcrastinabile”, nonostante possa avere “un impatto economico, ma la salute viene prima di tutto”.

Al tempo stesso viene fissato l’obiettivo in vista della riapertura delle scuole il prossimo 14 settembre: “Bisogna arrivare a ridosso della ripresa scolastica con il numero di casi più basso possibile. Meglio saremo messi il 14 settembre, più elevata sarà la probabilità di riprendere le lezioni senza rischi di dover poi chiudere classi o interi istituti”.

L’attacco al governo sui migranti

Non c’è solo Salvini tra i politici che attribuiscono anche ai migranti la crescita dei contagi. Anche Giorgia Meloni sposa la linea dell’alleato leghista con un post su Twitter in cui sostiene: “Se il governo ritiene di chiudere le discoteche deve anche chiudere i porti agli sbarchi illegali”.

Continua la presidente di Fratelli’ d’Italia: “Non si può ignorare il legame tra aumento contagi e immigrazione clandestina. I nostri settori produttivi e le aziende sono in ginocchio: l’Italia non merita questo governo scellerato”.

Nonostante le parole di Locatelli, nessuno dei due leader ha fatto marcia indietro su queste dichiarazioni. Al contrario il senatore del Carroccio ha ribadito la sua posizione attaccando il “Governo duro con gli Italiani ma debole con i clandestini”.

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