Coronavirus Italia: quale regione rispetta meno la quarantena, secondo Google

Martino Grassi

17 Aprile 2020 - 16:33

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Secondo un report fornito da Google e Waze, l’Italia è il Paese che rispetta di più il lockdown, ma in una regione ci sono più spostamenti del dovuto, ecco qual è.

Coronavirus Italia: quale regione rispetta meno la quarantena, secondo Google

Secondo i dati forniti da Google e Waze, l’applicazione di Google utilizzata per il traffico e come navigatore, è a Roma che si registra il maggior numero di spostamenti, rendendo il Lazio la regione che rispetta meno il lockdown imposto dal Governo. Il report è stato aggiornato lo scorso 15 aprile e si basa sulla geolocalizzazione degli utenti che utilizzano lo smartphone prendendo in considerazione i dati di diversi Paesi, evidenziando che comunque l’Italia è la nazione più ligia alle regole.

In Italia il calo del traffico è diminuito drasticamente toccando anche punte del 90%. La stessa Waze, che conta più di 130 milioni di utenti in 185 Stati, con un comunicato mondiale ha preso come modello il nostro Paese, evidenziando che dall’8 marzo, il giorno in cui è stato dichiarato il blocco totale in Lombardia, nel capoluogo di regione, il traffico è diminuito dell’86%. Dal 10 marzo invece, il giorno della chiusura di tutta la nazione il traffico in tutta l’Italia, è diminuito fino all’87%.

Nel Lazio tuttavia si registrano dei dati al di sopra della media nazionale, dipingendo la regione come la meno rispettosa delle restrizioni.

Quarantena: il Lazio è la regione meno virtuosa d’Italia

Subito dopo le politiche di blocco totale emanate dal Governo, la media nazionale prevedeva una riduzione del 62% degli spostamenti, in un primo momento nel Lazio erano diminuito del 61%, al di sotto del valore intermedio italiano, ma poi sono aumentati nuovamente.

Anche gli spostamenti verso i luoghi ricreativi come ad esempio i ristoranti, aperti solo per le consegne a domicilio, e gli shopping center sono diminuito dell’86% in tutto il Paese, mentre nel Lazio si registra un punto percentuale in più. Lo stesso scostamento si registra anche per i movimenti verso le attività commerciali essenziali, come i supermercati e le farmacie, in Italia il flusso dei cittadini verso queste attività è diminuito del 42%, mentre nel Lazio del 41%.

Perché si registrano più spostamenti?

Il Lazio e Roma registravano già prima della chiusura una percentuale di spostamenti superiori alla media del Paese, il dato che più si discosta da quello nazionale è quello relativo agli spostamenti verso i luoghi di lavoro.

Una delle possibili spiegazioni a questo dato è che nella Capitale sono presenti centri amministrativi e decisionali e che il maggiore flusso di persone sia condizionato dalla presenza di ministeri e istituzioni.

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