Conti correnti “spiati” da Comuni e Regioni: la novità del DL Semplificazioni

Antonio Cosenza

12/09/2020

17/12/2021 - 12:34

condividi

Il Decreto Semplificazioni autorizza gli enti locali ad accedere agli archivi dei rapporti finanziari per facilitare la riscossione delle tasse.

Conti correnti “spiati” da Comuni e Regioni: la novità del DL Semplificazioni

Sui conti correnti gli italiani non avranno più segreti: il Decreto Semplificazioni, infatti, allunga la lista di coloro che possono ottenere con estrema facilità l’accesso ai dati bancari sensibili.

Come noto, fino ad oggi potevano accedere a queste informazioni, “spiando” i conti correnti dei contribuenti, sia l’Agenzia delle Entrate che la Guardia di Finanza, così come i concessionari della riscossione. Il Decreto Semplificazioni, invece, estende questa possibilità anche agli enti locali allo scopo di facilitare la riscossione di imposte e tasse di loro competenza, anche in maniera coattiva, dovute dal contribuente inadempiente.

Si indebolisce ancora, quindi, il principio del segreto bancario visto che anche Comuni e Regioni d’ora in avanti potranno accedere agli archivi dei rapporti finanziari. Gli italiani sono avvisati.

Conti correnti “spiati” da Comuni e Regioni: cosa cambia con il Decreto Semplificazioni

Con l’approvazione del maxiemendamento al Decreto Legge Semplificazioni, il cui testo di conversione in legge è stato appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, cambiano le regole sul segreto bancario. Come anticipato, viene data la possibilità ai Comuni e alle Regioni, come a tutti gli altri gli enti locali, di ottenere dati bancari sensibili riguardanti gli italiani.

Anche questi, quindi, avranno accesso a quelle informazioni contenute nell’archivio dei rapporti finanziari della cosiddetta anagrafe tributaria, così da velocizzare eventualmente le operazioni per la riscossione delle imposte e tasse di competenza.

Va detto che prima dell’approvazione definitiva del Decreto Semplificazioni gli enti locali già avevano la possibilità di trattare i dati contenuti nell’anagrafe tributaria. Adesso cambia che questi potranno entrare in possesso di informazioni ancora più specifiche, in quanto potranno accedere all’archivio di tutti i rapporti finanziari.

E pensare che la stessa Guardia di Finanza per poter accedere a questo tipo di informazioni doveva fare richiesta di autorizzazione all’Agenzia delle Entrate (l’unico ente ad avere l’accesso quasi automatico a queste informazioni).

Basti questo per capire quant’è importante la novità introdotta con il nuovo Decreto Semplificazioni, con cui gli enti locali acquisiscono maggiori poteri nei confronti dei dati sensibili dei cittadini.

Conti correnti “spiati” da Comuni e Regioni, ma con le dovute precauzioni

In ogni caso il Decreto Semplificazioni prevede una serie di precauzioni per evitare che ci possano essere condotte poco lecite.

Sarà necessaria, ad esempio, una serie di autorizzazioni per l’accesso alle informazioni di interesse e saranno messi in atto degli strumenti per il tracciamento dei singoli funzionari che saranno abilitati all’acquisizione delle stesse.

E per evitare che ci siano intrusioni e violazioni nei confronti dei cittadini vengono inasprite norme di sicurezza e controlli.

Misure necessarie per tutelare l’accesso all’imponente database di informazioni dell’anagrafe tributaria dalla lunga lista di soggetti che d’ora in avanti saranno autorizzati ad accedervi.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO