Il Concorso Scuola 2016 è stato un inganno del Governo? Lettera di un docente

Simone Micocci

9 Agosto 2016 - 09:40

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Concorso Scuola 2016: ecco perché, secondo un docente che ci ha scritto, il Governo non ha mai avuto intenzione di risolvere il problema dei precari.

Il Concorso Scuola 2016 è stato un inganno del Governo? Lettera di un docente

Concorso Scuola 2016: e se il Governo non avesse mai avuto intenzione di assumere i precari?

In questi giorni uno dei temi di maggior dibattito tra gli insegnanti è rappresentato dal Concorso Scuola 2016, poiché ad oggi la percentuale dei bocciati è molto alta. I posti disponibili sono 63.712 ma alla fine gli insegnanti che diventeranno di ruolo saranno molti meno.

In merito a questa situazione alcuni deputati del partito Possibile hanno fatto richiesta per un’interrogazione parlamentare in cui il Ministro Stefania Giannini dovrà indicare le motivazioni per cui al Concorso Scuola ci sono stati così tanti bocciati.

Appare impensabile infatti che così tanti docenti nonostante gli anni di formazione universitaria non abbiano raggiunto un livello di preparazione tale da poter ottenere la tanto desiderata cattedra.

A tal proposito nelle ultime ore ci è arrivata una lettera in cui un nostro lettore ha voluto fare chiarezza su quelle che, secondo lui, erano le reali intenzioni del Governo.

Infatti, secondo l’architetto e docente Tomaso Bozzalla, quanto accaduto nel Concorso Scuola dimostra come il Governo non abbia mai avuto intenzione di risolvere l’annoso problema dei precari della scuola. Il Concorsone quindi sarebbe stato un grande inganno e per questo ha voluto informarci di quella che è stata la sua esperienza personale. Di seguito riportiamo le sue parole.

Il Concorso Scuola è stato un inganno? Lettera di Tomaso Bozzalla

Buongiorno, mi pongo molte questioni riguardo al concorso docenti in atto in questi mesi. Più vanno avanti le prove e le correzioni, più avanzano anche grandi dubbi su quale fosse, inizialmente, l’intenzione effettiva del Governo nel momento in cui ha lanciato questo concorso.

La percentuale dei candidati che non sono stati ammessi all’orale è altissima, spropositata. A che cosa è servito, quindi, il concorso? Non saranno coperti neanche i già pochissimi posti che erano stati messi a disposizione. Di chi è la colpa? Dei precari che sono ignoranti ed incompetenti (tutti… visto che in diverse classi di concorso è stato bocciato il 100% dei candidati e nelle altre ben più della metà), oppure di chi ha organizzato il concorso (mettendo a disposizione pochi posti in partenza, diversificando le prove sul territorio nazionale, lasciando alle singole commissioni regionali l’autonomia nel giudizio, predisponendo prove non consone a fornire una reale valutazione della capacità di insegnare del candidato e oggettivamente troppo difficili e lunghe)?

L’UE stava imponendo all’Italia di regolamentare la questione dei precari della scuola ed anche per questo il Governo si è prodigato nell’indire questo concorso come soluzione. Quello che sta accadendo sembra, però, dire che il concorso sia stato fatto non per assumere nuovi prof, ma solamente per lanciare uno spot di propaganda politica che mettesse il Governo in buona luce nei confronti dell’opinione pubblica.

Tante questioni. Troppi dubbi.

Il Governo, fin dall’inizio del proprio mandato, ha sostenuto la propria intenzione di intervenire sulla scuola e indire il concorso per l’assunzione dei precari. La realtà dei fatti è molto lontano dagli annunci, purtroppo.

Per questo, è ora di fare informazione, è ora di comunicare agli italiani (che si aspettano giustamente e finalmente una buona scuola concreta sul territorio fatta da bravi maestri e professori) quello che fino ad ora è stato soltanto denunciato all’interno dello stretto giro degli addetti ai lavori della scuola. In base ai dati provenienti dal concorso docenti, pare essere tutta una farsa questa operazione: le assunzioni che ci saranno attraverso questo concorso saranno pochissime rispetto a quanto necessario, perché noi precari siamo stati per la maggior parte bocciati e la percentuale degli ammessi all’orale risulta irrilevante. Perché sono state architettate condizioni concorsuali tali da non dare la possibilità ai precari di provare a superare il concorso?

Concorso Scuola è stato un inganno? Ecco perché secondo Tomaso Bozzalla

Il lettore che ci ha scritto lamentandosi per quanto sta accadendo in questi mesi, ci ha indicato 6 motivi per cui secondo lui il Governo non ha mai avuto intenzione di assumere così tanti insegnanti di ruolo. Ecco quali sono:

  • 1) Subito prima del concorso la mia classe di concorso A071 (TTRG) è stata accorpata alla A016 (costruzioni) e alla A072 (topografia), quindi le domande sono state fatte anche sulle altre due classi di concorso, che ovviamente non conoscevo, stessa situazione per gli altri miei colleghi.
  • 2) Sono stati aperti in Liguria solamente 4 posti, ma di cattedre a disposizione ce ne sono molte di più.
  • 3) Le domande dello scritto erano studiate per non dare il tempo di rileggere nulla, se eventualmente si riusciva a finire tutto, ed erano esplicitamente del tutto soggettive, lasciando quindi spazio a interpretazioni nella correzione delle diverse commissioni.
  • 4) Le griglie di valutazione sono state fatte tardivamente e in modo generico e lasciano anch’esse margini di interpretazione e non sono uguali a livello nazionale.
  • 5) La prova pratica è stata diversa per ogni regione (!) E talmente lunga da risultare impossibile svolgerla tutta, costringendo noi docenti a puntare per lo meno al minimo risultato.
  • 6) In Liguria non è passato nessuno all’orale, siamo stati bocciati tutti e 16 allo scritto/pratico. La stessa commissione di Pavia ha passato solo 2 su circa 150 in Lombardia (in Sicilia, per esempio, su circa 160 sono passati la metà, in Veneto anche).

Il mio è un invito ad agire: come muoversi? Questa è una chiamata ad una comunicazione sincera e dovuta nei confronti degli italiani. Non può essere tutto passato sotto silenzio! Non si può semplificare il tutto con un sarcastico “visto quanto sono ignoranti i prof!”… È importante che l’informazione e la comunicazione arrivi ai Media nazionali e sia vera informazione, sia comunicazione onesta, non superficiale. È fondamentale far capire soprattutto ai genitori di quei bambini e ragazzi che il prossimo a.s. manderanno i propri figli in una scuola dove ci saranno per forza questi precari bocciati ad insegnare, che proprio questi professori, nella maggior parte dei casi, sono comunque ottimi insegnanti che però non hanno passato il concorso, soprattutto perché sono stati valutati da un punto di vista prettamente dei contenuti e non sulla loro capacità di lavorare (insegnare, educare e formare una classe durante un a.s.).

Vi ringrazio
Tomaso Bozzalla Cassione

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