Concorso Scuola 2016: il MIUR ha un piano segreto per favorire le supplenze?

Simone Micocci

20 Giugno 2016 - 13:56

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Concorso Scuola 2016: in alcune classi di concorso i docenti ammessi all’orale sono inferiori ai posti banditi. La colpa è della loro scarsa preparazione o fa parte di una strategia segreta del MIUR?

Concorso Scuola 2016: il MIUR ha un piano segreto per favorire le supplenze?

Concorso Scuola 2016, ultime notizie: continuano le polemiche degli insegnanti dopo la pubblicazione dei primi risultati della prova scritta.

Secondo alcuni insegnanti, il Concorso Scuola 2016 non è nient’altro che una farsa messa in atto dal MIUR per far credere che le intenzioni del Governo siano veramente quelle di assumere nuovi docenti. In realtà però non sarebbe così, come testimoniato dai primi risultati del Concorso Scuola 2016.

Dai primi risultati pubblicati dai vari USR, sembra che quest’anno la selezione sarà durissima. Il numero degli ammessi all’orale infatti è molto basso e spesso è inferiore persino ai posti banditi.

Per questo motivo molti insegnanti hanno ipotizzato che dietro a questa severità delle commissioni ci sia una strategia ben precisa del MIUR. Nel dettaglio, l’opinione generale dei docenti è quella per cui le assunzioni definitive alla fine saranno inferiori rispetto a quelle previste dal bando di concorso (63.712) e ciò permetterà allo Stato di risparmiare molti fondi.

Concorso Scuola 2016: correzioni “manipolate” dal MIUR?

Negli ultimi giorni tantissimi insegnanti si stanno sfogando sui social network riguardo ai risultati della prima prova del Concorso Scuola 2016. Le loro lamentele non riguardano solamente il ritardo nella correzione; infatti, molti ritengono che la durissima selezione riscontrata da alcune classi di concorso nasconda una strategia segreta da parte del MIUR.

Ad esempio, prendiamo in esame quanto successo per gli insegnanti di sostegno che hanno sostenuto la prima prova nel Lazio. I posti messi a concorso erano 150, ma su 160 candidati solamente 70 sono stati ammessi all’orale. Quindi, anche nel caso in cui tutti i 70 docenti venissero assunti di ruolo, ci sarebbe comunque un buco occupazionale di 90 docenti.

Questo scenario, vista la dura selezione che stanno affrontando i candidati al Concorso Scuola 2016, potrebbe ripetersi anche in altre classi di concorso dove i docenti assunti potrebbero essere di meno rispetto a quanto previsto dal bando.

Cosa farà il MIUR in questo caso? A chi assegnerà i posti vacanti? Al momento l’unica ipotesi possibile è che attingerà alle graduatorie d’istituto, dove nella II fascia ci sono i docenti esclusi dal concorso, mentre nella III quelli privi di abilitazione.

Secondo alcuni docenti il MIUR non solo aveva ipotizzato questo scenario già prima del Concorso, ma lo avrebbe persino favorito. Infatti, lo Stato preferirebbe assegnare delle supplenze piuttosto che assumere a tempo indeterminato, perché in questo caso risparmierebbe circa 3 mila euro l’anno per ogni supplente.

Ciò sembra confermato dalle difficoltà riscontrate dagli insegnanti nello svolgimento della prova scritta, come ad esempio il limite di tempo da molti considerato insufficiente per poter rispondere a tutte le domande. Insomma, il MIUR avrebbe fatto di tutto per mettere i docenti in condizioni di sbagliare, ma sarà veramente così?

Concorso Scuola 2016: la risposta del MIUR

Il MIUR non è ancora intervenuto per smentire questa ipotesi, ma immaginiamo che lo farà presto. Infatti, le accuse rivolte dagli insegnanti sono gravissime e per questo il Ministro Giannini dovrebbe intervenire al più presto per fare chiarezza sulla questione.

Tuttavia, analizzando alcune dichiarazioni che Stefania Giannini ha fatto nei giorni scorsi possiamo dedurre il punto di vista del MIUR sul Concorso Scuola.

Infatti, la Giannini ha dichiarato che il Concorso servirà non solo per assumere nuovi insegnanti, ma per migliorare la qualità dell’insegnamento. È per questo motivo che le selezioni del Concorso sono durissime, perché l’obiettivo è di assumere solamente gli insegnanti ritenuti veramente all’altezza.

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