Commercio internazionale, gli esperti dell’export diventano digitali

Domenico Letizia

28/12/2020

13/07/2021 - 13:05

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Nel periodo post pandemico anche gli esperti dell’export dovranno andare incontro alla digitalizzazione cogliendone i vantaggi. Ecco cosa aspettarsi per il futuro.

Commercio internazionale, gli esperti dell’export diventano digitali

Con l’avvento della pandemia sanitaria, le imprese che hanno avviato considerevoli processi d’internazionalizzazione vedono le loro attività commerciali confrontarsi con la digitalizzazione e le nuove modalità di promozione dell’export.

L’individuazione dei mercati esteri e la ricerca di partner può avvenire e trovare compimento attraverso una decisa promozione online, con un’azione di penetrazione nella rete e nelle piattaforme digitali. Dalla comprensione delle regole legate alle dogane alle nuove logiche dell’eCommerce, l’adattabilità al digitale è divenuta estremamente importante.

I vantaggi delle piattaforme digitali nel commercio estero

La crescita e la promozione delle piattaforme digitali permettono di rispondere in modo tempestivo ai più complessi problemi di commercio internazionale. Ogniqualvolta che le aziende effettuano e intraprendono operazioni di esportazione e di importazione, cessioni o acquisti, possono utilizzare i processi di digitalizzazione per ottimizzare le movimentazioni e le procedure commerciali.

L’obiettivo delle imprese è quello di venire a conoscenza e comprendere molto facilmente le importanti informazioni teoriche legate al commercio, permettendo di inoltrare documenti o file di utilità per la propria attività attraverso piattaforme online. La comunicazione tra i vari reparti aziendali permette di ottimizzare i processi interni come le procedure di esportazione autorizzate, la dichiarazione del fornitore e le domande per divenire esportatore registrato.

Considerata la recente evoluzione normativa, una buona consulenza che si avvale di strumenti digitali, consente alle imprese la possibilità di restare aggiornate in merito ai nuovi documenti richiesti per comprovare il requisito territoriale e l’entry certificate, il documento di avvenuta consegna della merce.

Gli strumenti digitali e i portali online consentono di ricevere dei fac-simile per alcune tipologie di documentazione come lo schema incoterms (i costi che sono a carico del venditore in base alle varie rese), l’entry certificate e la dichiarazione del fornitore rilasciata su richiesta dei clienti o esportatori, al fine di attestare l’origine preferenziale dei prodotti venduti. Orientarsi nel mondo dell’export digitale consente di comprendere il commercio elettronico attraverso l’evoluzione digitale, generando valore per l’intero sistema economico e rialzando la fiducia dei consumatori.

Le piccole e medie imprese, attraverso una campagna di formazione e informazione, possono accedere alla digitalizzazione senza particolari problemi e avendo presente che entro il 2022 la rete internet sarà quasi totalmente mobile.

La crescita dell’eCommerce nel post pandemia

Attualmente, dopo la diffusione della pandemia sanitaria, gli acquisti eCommerce B2C sono particolarmente importanti e stanno vivendo una crescita sul circuito commerciale internazionale. L’anno 2021 molto probabilmente sarà un anno senza fiere e ciò ha consentito la crescita di fiere digitali e B2B digitali.

Pianificare l’attività di ricerca clienti e partner attraverso processi digitali è la priorità commerciale del prossimo anno. Attraverso l’emergere delle piattaforme digitali è possibile organizzare incontri d’affari online con i buyer e gli operatori dei principali mercati esteri. Per ottimizzare tali processi è essenziale organizzare la pianificazione e diviene prioritario essere pratici nella gestione degli eventi e delle stanze virtuali. L’attualità commerciale vede la scomparsa di numerosi intermediari come gli agenti, i grossisti o i distributori e le aziende possono gestire tutto il processo commerciale attraverso la pianificazione digitale e la promozione dell’export digitale.

La diffusione dei marketplace

La diffusione dei marketplace online sta mutando le strategie di commercio dell’attualità, pianificando insieme domanda ed offerta, con una copertura geografica globale. Per vendere online tramite i marketplace è importante identificare i mercati, la logistica, i prodotti e la gamma dei servizi, la stima dei margini e stabilire il budget di lancio e gestione della propria attività o vendita online.

Secondo gli esperti e gli analisti economici è importante sviluppare un business model canvas (il modello di gestione strategica e di avvio snello per lo sviluppo di nuovi progetti di business o documentare modelli di business esistenti), per impostare la digital trasformation, attraverso una radiografia dell’azienda che consenta di comprendere le potenzialità e le debolezze della struttura aziendale, verificando la propria presenza online con siti web interattivi e cura dei social network come Facebook, Instagram e YouTube.

L’immagine da trasmettere e le descrizioni del prodotto devono essere compresi a distanza, da remoto, come importante è dare priorità alla cura attenta della descrizione della propria storia commerciale e valoriale. Sempre con gli strumenti digitali si può procedere ad un’analisi dei paesi target ed effettuare analisi di mercato. Uno strumento utile in tale ottica è Google Market Finder che può guidare attraverso una pianificazione efficace le priorità e le potenzialità di un dato mercato. Uno strumento gratuito a servizio delle imprese e degli esperti d’internazionalizzazione per identificare nuovi potenziali mercati, scoprire informazioni operative utili e vendere prodotti e servizi ai clienti in tutto il globo.

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